lunedì 24 giugno 2013
Si è attestata al 46,19% l'affluenza in Sicilia dove si è votato nei 16 comuni al ballottaggio. Al primo turno il dato era stato del 67,9%. Nei tre capoluoghi di provincia al voto, solo a Siracusa si è affermato il centrosinistra con il candidato del Pd, Giancarlo Garozzo, eletto con il 53,3%. A Ragusa ha vinto il grillino Federico Piccitto con il 69,35%. A Messina prevale il «NoPonte»
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​Si è attestata al 46,19% l'affluenza complessiva in Sicilia dove si è votato nei 16 comuni al ballottaggio. Al primo turno il dato era stato del 67,9%, con un calo, quindi, del 21,72%. Crollo verticale a Suracusa, con il 35% (-31,20%). Male anche a Messina con il 45,81% (-24,41%) e a Ragusa con il 49,1% (-14,39%). Cali significativi anche a Mascalucia dove è andato a votare il 39,45% (-30,23%), a Belpasso, 47,14% (-25,1%), a Giarre, 48,32% (-24,19%), a Partinico, 50,73% (-21,2%), a Modica, 47,57% (-20,99%) e Palma di Montechiaro, 34,8% (-18,31%).Fallito in Sicilia il "cappotto" del centrosinistra, pronosticato venerdì dal sindaco di Firenze Matteo Renzi durante il suo tour tra Ragusa, Siracusa e Messina nell'ultimo giorno di campagna elettorale. Dei tre capoluoghi in palio nei ballottaggi, che hanno riguardato anche altri 13 Comuni, soltanto a Siracusa si è affermato il centrosinistra con il candidato del Pd, Giancarlo Garozzo, eletto con il 53,3%. Ma a Ragusa ha trionfato il candidato del movimento 5 stelle, Federico Piccitto, che con il 69,35%, pari a 20.720 preferenze, ha stracciato l'avversario del centrosinistra, Giovanni Cosentini, fermatosi al 30,65% e 9.156 voti. E a Messina l"indipendente Renato Accordinti, col suo movimento "Cambiamo Messina dal basso", ha superato in curva Felice Calabrò, candidato del centrosinistra che al primo turno non era risultato eletto solo per una quarantina di voti.
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