sabato 8 ottobre 2011
Dopo la smentita ieri di Palazzo Chigi e il no di Tremonti, il capogruppo del Pdl alla Camera torna sull'idea di un condono per alleggerire il debito pubblico.
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Il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, durante il convegno "Verso un nuovo Pdl" in corso a Saint Vincent, ha detto che "il Governo è stato su una linea difensiva che ha consentito di salvare l'Italia. Adesso è indispensabile una svolta di qualità. Deve fare la riforme istituzionale, che comprende anche la riforma elettorale, e un'operazione sulla crescita che porti all'abbattimento del debito". "Tutto questo - ha sottolineato- attraverso una forma di finanza straordinaria, ossia attraverso una patrimoniale morbida, una riforma sulle pensioni, le dismissioni e, se questo non bastasse, anche attraverso il condono edilizio e fiscale".

L'OPPOSIZIONE DI TREMONTIIl condono "vorrebbe dire frenare sul nascere il progetto di contrasto all'evasione fiscale, sarebbe un togliere forza al nostro vero obiettivo". Lo afferma il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, in un'intervista ad Avvenire. "Finora le entrate da lotta all'evasione fiscale e contributiva - prosegue Tremonti - sono servite sistematicamente a finanziare la spesa pubblica: sanità, pensioni, assistenza... Il condono minaccia però l'afflusso di queste entrate negli anni a venire, che finirebbero per cancellarsi. E, così facendo, alla fine ci troveremmo con un maggior deficit".

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