giovedì 7 dicembre 2023
La nazionale di pallanuoto ha visitato alcuni reparti dell'ospedale romano. Mercuri: esempio di coraggio come i pazienti. Chieffo: una carezza dell'anima. Il ct Silipo: momenti di crescita per noi
Setterosa al Gemelli, calottine e sorrisi per i piccoli malati

Diego Montano/DBM

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Per un pomeriggio i reparti dell’ospedale Gemelli si sono tinti di rosa. A regalare calottine e sorrisi sono state infatti le atlete del Setterosa, bronzo europeo e mondiale, che oggi pomeriggio hanno portato gli auguri di Natale ai piccoli ospiti, facendo trascorrere loro un momento di sollievo e felicità.

Diego Montano/ DBM

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«La presenza del Setterosa nei reparti pediatrici è per tutti noi e soprattutto per i nostri piccoli pazienti motivo di gioia. La squadra è un esempio di coraggio, forza e determinazione proprio come i piccoli campioni che animano le corsie del nostro ospedale», le parole di Eugenio Mercuri, direttore del dipartimento Scienze della salute della donna, del bambino e di sanità pubblica della Fondazione policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs.

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La squadra, in preparazione per i prossimi Campionati Europei, che si svolgeranno a Eindhoven dal 5 al 13 gennaio validi come qualificazione per le Olimpiadi di Parigi 2024, ha fatto visita in particolare ad alcuni dei reparti pediatrici dell’ospedale romano regalando ai piccoli pazienti una giornata davvero speciale, ricca di emozioni.

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«Siamo stati lieti di accogliere oggi le atlete della pallanuoto italiana e grati del loro supporto che da anni contribuisce a regalare attimi di gioia e spensieratezza ai nostri piccoli pazienti – sostiene Daniela Chieffo, responsabile della Uos di Psicologia clinica -. Questi momenti di condivisione sono nutrienti per tutti coloro che affrontano con coraggio il dolore in tutte le sue manifestazioni e per gli operatori che li accompagnano in questo lungo percorso. Lo sport è terapia, e da sempre contribuisce al benessere della persona, talvolta, promuovendone la salute. Poter respirare la passione di queste atlete, godere della loro presenza, delle loro storie, dei loro successi e della loro esperienza rappresenta una risorsa all’interno della matrice di cura, oltre che una carezza all’anima».

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Ad essere emozionate sono state anche le atlete, guidate da Carlo Silipo. «Siamo veramente felici di aver vissuto momenti di gioia e reciproco supporto con i bambini ricoverati nei reparti pediatrici, le loro famiglie e tutto il comparto medico, paramedico e ospedaliero – sottolinea il ct Silipo. - Il sorriso dei bambini, la loro forza, la loro determinazione sono un esempio di coraggio che ci guiderà ed accompagnerà nel percorso verso le Olimpiadi e nei momenti di maggiore criticità. Queste occasioni di condivisione ci permettono di alimentare spirito e consapevolezze; aiutano a cementarsi nei momenti di difficoltà e a rapportarsi ai problemi in maniera più equilibrata. Molti pensano che siamo noi, atleti e tecnici, a portare loro momenti di serenità, ma in realtà siamo noi ad imparare e crescere come persone e come sportivi».

Diego Montano/ DBM

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