mercoledì 20 aprile 2022
La vicenda dei disabili a cui è stato impedito l’accesso al treno a Genova è il segno di una triplice inciviltà
Triplice danno da tre inciviltà

Ansa

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A Pasquetta, sul treno regionale veloce Genova-Milano stracolmo di passeggeri, 27 ragazzi disabili dell'associazione Haccade si sono prima scontrati con la prepotenza di chi aveva occupato i posti loro riservati e poi con l'incapacità di risolvere la questione da parte di chi era deputato a farlo. Trenitalia, nell'impossibilità di far accomodare la comitiva in carrozza, ha approntato un pullman sostitutivo che ha portato i ragazzi a Milano. Non senza ulteriori disagi. VAI ALL'ARTICOLO

La vicenda dei disabili a cui è stato impedito l’accesso al treno a Genova è il segno di una triplice inciviltà. La prima, quella degli ignoti che hanno compiuto degli atti di vandalismo sul treno partito da Albenga, di una gravità tale da costringere le Ferrovie a sostituire i vagoni a Savona, “perdendo” almeno 150 posti di capienza. La seconda, quella dei passeggeri che a Genova hanno occupato la carrozza tenuta libera per i passeggeri con disabilità. La terza, quella dei responsabili in loco di Trenitalia che non hanno saputo (o voluto) imporre il rispetto delle regole coinvolgendo la Polizia ferroviaria per far alzare i turisti che avevano occupato i posti riservati ai disabili. A farne le spese maggiori, come sempre, i più deboli: il gruppo di persone con disabilità cognitive. Con un altrettanto triplice danno: la compressione del diritto alla mobilità di chi ha necessità speciali, anzitutto. Il prevalere del più forte o più furbo su chi ha bisogno. E la conferma che troppo spesso in Italia chi non rispetta le regole rimane impunito. Con buona pace di vittime, onesti e sensibili.

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