lunedì 28 febbraio 2011
Il Pd contro il presidente del Consiglio, che aveva accusato gli insegnanti. Il Cavaliere poi frena: «Sono stato travisato». Gelmini: «Bersani si rassegni, la scuola non è proprietà privata della sua parte politica». Bersani: «Il ministro si dimetta».
COMMENTA E CONDIVIDI
"La scuola pubblica è nel cuore degli italiani. Da Berlusconi arriva uno schiaffo inaccettabile" e "se la Gelmini fosse un vero ministro, invece che arrampicarsi sui vetri per difendere Berlusconi, dovrebbe dimettersi". Va all'attacco il segretario del Pd, Pierluigi Bersani dopo l'intervento di Silvio Berlusconi che sabato ha riletto un discorso del '94 in cui criticava duramente la scuola statale. Oggi il ministro Gelmini ha detto che il premier ha solo "difeso la libertà di scelta educativa delle famiglie". Ad intervenire anche il Fli: "il vero centrodestra, quello di Fini e di Fli, sta dalla parte della scuola pubblica, così come prevede la Costituzione, senza nulla togliere alla scuola privata" dice Italo Bocchino. Inaccettabile l'attacco contro la scuola pubblica" anche secondo Italia Futura, l'associazione presieduta da Luca Cordero di Montezemolo."Come al solito anche le parole che ho pronunciato sulla scuola pubblica sono state travisate e rovesciate da una sinistra alla ricerca, pressoché ogni giorno e su ogni questione possibile, di polemiche infondate, strumentali e pretestuose". Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in un comunicato."Bersani si rassegni, la scuola non é proprietà privata della sua parte politica". Così il ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, replica al leader del partito democratico che ha chiesto le sue dimissioni."Se la Gelmini fosse un vero ministro, invece che arrampicarsi sui vetri per difendere Berlusconi, dovrebbe prendere atto degli inaccettabili attacchi che il premier ha rivolto agli insegnanti e alla scuola pubblica e dovrebbe dimettersi". Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, commenta le parole del ministro della pubblica istruzione Mariastella Gelmini.Silvio Berlusconi ha difeso la libertà di scelta educativa delle famiglie. Lo ha affermato il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, riferendosi a quanto dichiarato sabato dal premier nel suo intervento al congresso dei cristiano-riformisti. "Il presidente Berlusconi - ha detto il ministro Gelmini - ha ribadito la posizione contraria del governo alle adozioni da parte dei single e delle coppie gay, ha confermato l'impegno della maggioranza ad approvare quanto prima la legge sul testamento biologico e si è speso in difesa di un principio sacrosanto: la libertà di scelta educativa delle famiglie. Il pensiero di chi vuol leggere nelle parole del premier un attacco alla scuola pubblica - ha osservato il ministro - è figlio dell'erronea contrapposizione tra scuola statale e scuola paritaria. Per noi, e secondo quanto afferma la Costituzione italiana, la scuola può essere sia statale sia paritaria. In entrambi i casi - ha concluso - è un'istituzione pubblica, cioé al servizio dei cittadini".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: