giovedì 27 marzo 2014
Lo ha detto il ministro dell'Istruzione in audizione al Senato.
Sì della Camera a stabilizzazione precari e docenti con requisiti in pensione
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"Circa 170mila docenti nelle graduatorie a esaurimento che saranno immessi in ruolo nei prossimi dieci anni grazie al turn over (i cosiddetti precari storici) a cui aggiungere gli insegnanti inseriti nelle graduatorie d'istituto e utilizzati per le supplenze brevi arrivando così a quota 460mila, 10mila abilitati Tfa, quasi 70mila Pas, 55mila diplomati magistrali, 40mila idonei di vecchi concorsi: il precariato nella scuola arriva a 500mila persone". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. "I precari - ha aggiunto il ministro illustrando in commissione Istruzione al Senato le linee programmatiche del suo dicastero - vanno riassorbiti in un'ottica di lungo periodo che si abbini ai concorsi a cattedra. E lo strumento fondamentale per fare ciò è un  piano di medio termine per il reintegro dei precari e il loro inserimento all'interno degli organici funzionali che permetta una gestione più snella delle supplenze e l' aumento dell' offerta formativa". "L'organico funzionale serve ad affrontare i problemi del sostegno e dell'integrazione", ha spiegato il ministro che pensa alla creazione di un gruppo professionale qualificato che operi in una rete di scuole. "Percorrere questa strada comporta un impegno finanziario notevole - ha ammesso la titolare del dicastero di viale Trastevere - ma attraverso una due diligence seria sui costi che sosteniamo oggi per le supplenze brevi e per l'integrazione dei disabili potremmo arrivare a un bilanciamento finanziario".E ORA ANAGRAFE EDILIZIA E TESTO UNICO"L'edilizia scolastica deve essere una priorità per il Paese" e "l'anagrafe dell'edilizia sarà un censimento delle scuole". Sono le linee programmatiche del ministero dell'Istruzione, esposte dal ministro Stefania Giannini, durante un'audizione in commissione al Senato."Per troppo tempo la scuola è stata ritenuta solamente una spesa. Ci hanno convinto che quando gli insegnanti protestano lo fanno perché sono svogliati e viziati. La scuola deve formare le coscienze dei cittadini adulti del domani", osserva. Poi, sull'edilizia scolastica, la titolare del Miur ricorda come "siamo partiti dai muri e dai tetti. A scuola non ci si può far male. Nel 2012 oltre 27mila edifici scolastici, cioè 3 su 4, risultano costruiti prima del 1980 e un 4% risalgono ai primi del 900".Il ministero dell'Istruzione "vive in una criticità cronica". E parla di "un logorio costante nel dettaglio burocratico e normativo", in cui è persino "molto difficile sollevare la testa dalla scrivania" per lavorare: da tutto ciò, sottolinea, "ne risulta una catena di crescenti difficoltà". Il ministero, dice ancora, vive "una guerra tra poveri, dove anche il vocabolario lo dimostra: idonei e inidonei, visibili e invisibili, precari e Tfa. Un elenco inesauribile di legittime rivendicazioni".EXPO: TRE BANDI RIVOLTI AGLI STUDENTIIntanto sono stati gli allievi di una scuola elementare romana a intonare oggi Foody, il primo inno dell'Expo, presenti il ministro dell'Istruzione, il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, il Commissario per l'Expo Giuseppe Sala e il presidente della Rai, Anna Maria Tarantola. L'occasione è stata data dalla conferenza stampa Expo 2014 e la scuola italiana, presso l'Istituto scolastico Vincenzo Gioberti, a Roma, nel corso della quale è emerso, tra l'altro che, secondo le previsioni, saranno due milioni gli studenti italiani e stranieri, il 10% circa dei visitatori totali, che parteciperà all'Expo 2015.Il ministro Giannini ha annunciato tra l'altro che il ministero dell'Istruzione darà il proprio contributo all'Expo con tre bandi rivolti agli studenti: i primi due verranno firmati il 31 marzo e per essi sono stati stanziati rispettivamente un milione e due milioni di euro. Il terzo, da un milione e mezzo di euro, partirà all'inizio del prossimo anno scolastico e prevede una collaborazione con la Rai e il ministero dell'Agricoltura. Il presidente Rai Tarantola ha spiegato invece che da un sondaggio è emerso che lo scorso anno solo il 3% degli italiani sapeva cosa è Expo e che in pochi mesi la percentuale è salita al 37%, segno dell'importanza dei media per la conoscenza e la diffusione dell'evento.  Un programma di educazione alimentare che coinvolgerà l'intero sistema scolastico nazionale, visite didattiche e percorsi dedicati agli studenti all'interno dell'area che ospiterà l'Esposizione Universale: è questo il Progetto Scuola di Expo Milano 2015 che è stato presentato oggi. Cuore pulsante del Progetto Scuola è il tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita che apre la riflessione sul diritto a cibo sano e sicuro per tutti e alimenta il dibattito globale attorno alla sostenibilità ambientale.A partire dal prossimo anno, i ministeri dell'Istruzione e dell'Agricoltura avvieranno un progetto sperimentale per inserire nelle scuole italiane uno specifico programma di educazione alimentare. Dopo la fase pilota, che nel 2013 ha coinvolto 39 istituti di Monza - tra scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado -, il Progetto Scuola si svilupperà attraverso cinque filoni principali: progetti didattici innovativi e concorsi di idee sui temi Expo, piattaforma web Progetto Scuola, coinvolgimento e partecipazione delle scuole a Expo, percorsi dedicati nel sito e presenza nel Padiglione Italia, scambi e gemellaggi.
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