giovedì 9 luglio 2015
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Via libera definitivo della Camera alla riforma della scuola con 277 sì e 173 no. Gli astenuti sono stati invece 4."#labuonascuola è legge. Sì di @Montecitorio non è atto finale ma atto iniziale di un nuovo protagonismo della #scuola". Così su twitter il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini commenta il sì al ddl di riforma della scuola. A favore del provvedimento si sono espressi Pd, Ap e Scelta civica. Protesta della Lega in aula alla Camera contro la cosiddetta norma gender. Durante le dichiarazioni di voto sul ddl di riforma della scuola, i deputati della lega hanno esposto dei cartelli 'giù le mani dai bambini', per protesta contro la norma sull'educazione di genere. Nonostante le richieste di Roberto Giachetti, presidente di turno, per far tornare la calma nell'emiciclo, la Lega ha proseguito la protesta e Giachetti ha espulso il capogruppo Massimiliano Fedriga e sospeso per pochi minuti la seduta. Anche oggi presidio di protesta contro il ddl "Buona scuola" davanti a Montecitorio. I Cobas ma anche gli altri sindacati, con bandiere e striscioni, hanno ribadito in piazza le ragioni del no.Il Ddl. Un'offerta formativa più ricca e flessibile per gli studenti. Un piano straordinario di assunzioni per oltre 100.000 insegnanti. Risorse stabili per la formazione e la valorizzazione dei docenti. Investimenti ad hoc per laboratori e digitale. Sono questi alcuni della 'La Buona Scuolà. Al centro del provvedimento, l'autonomia scolastica attraverso strumenti finanziari e operativi ai dirigenti per poterla realizzare. Le scuole avranno più risorse economiche: viene raddoppiato il loro Fondo di funzionamento. Ma anche più risorse umane: ogni istituto avrà in media 7 docenti in più per realizzare i propri progetti e per l'arricchimento dell'offerta formativa. La legge prevede un finanziamento aggiuntivo di 3 miliardi a regime sul capitolo istruzione e un piano di assunzioni per la copertura delle cattedre vacanti e il potenziamento della didattica. I concorsi per gli insegnanti tornano ad essere banditi regolarmente: il primo sarà indetto entro il prossimo 1 dicembre. Per gli studenti è prevista un'offerta formativa più ricca che guarda alla tradizione (più Musica e Arte), ma anche al futuro (più Lingue, competenze digitali, Economia). Le scuole superiori potranno attivare materie opzionali per rispondere meglio alle esigenze educative dei ragazzi. L'alternanza scuola-lavoro sarà garantita a tutti nell'ultimo triennio delle scuole superiori, licei compresi, si potrà fare anche all'estero e nelle istituzioni culturali. Grazie ad un finanziamento ad hoc, sarà attivato un Piano nazionale per la scuola digitale, con risorse per la didattica e la formazione dei docenti. L'intera comunità scolastica sarà coinvolta nell'elaborazione del Piano dell'offerta formativa, il documento costitutivo dell'identità culturale e progettuale di ogni istituto. Continua l'investimento dello Stato sull'edilizia scolastica, con fondi per gli interventi di manutenzione, ma anche per la costruzione di strutture innovative.
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