venerdì 13 ottobre 2023
Si tratta del primo oggetto insulare identificato dagli astrofisici italiani, che vorrebbero poterlo studiare. L'impatto nei boschi vicino al piccolo paese di Armungia, 400 abitanti nel Cagliaritano
Il bolide ripreso dalla camera Prisma del Sardinia Radio Telescope. La traccia è molto breve perché la traiettoria era molto inclinata rispetto alla superficie terrestre

Il bolide ripreso dalla camera Prisma del Sardinia Radio Telescope. La traccia è molto breve perché la traiettoria era molto inclinata rispetto alla superficie terrestre - Prisma/Inaf

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La notizia è arrivata direttamente dall'Istituto nazionale di fisica: un meteorite è caduto l'8 ottobre scorso in Sardegna, dalle parti di Armungia per l'esattezza, un piccolo paese di 400 abitanti a 65 chilometri da Cagliari. L'oggetto (o meglio, quel che ne rimane) è piccolo, va subito precisato: una pietra del diametro di 4, forse 5 centimetri, dalla forma allungata. Ma il suo valore è inestimabile perché - e questo lo spiega proprio l'Inaf - «tra i “fireball progenitori di meteoriti” triangolati dalla nostra rete ne mancava uno insulare». Insomma, è il primo ad essere caduto su un'isola.

Tutto è iniziato alle 23.53 dell'8 ottobre con la ripresa dell'oggetto in caduta da parte di due camere Prisma sarde, quella del Sardinia Radio Telescope e del Gennargentu. «Anche con i dati di due sole camere si può triangolare e ricostruire la dinamica del meteoroide. In base ai risultati dei calcoli fatti dal team di Prisma, il fireball si è reso visibile a 78,3 km di altezza e si è estinto a 28,0 km, la traiettoria di 51,5 km di lunghezza è stata percorsa in soli 3,6 secondi» precisano gli esperti dell'Inaf nell'articolo. Indicando poi anche il punto ipotetico di caduta del pezzo di meteorite: a circa 1,1 km a nord-ovest del centro di Armungia, appunto, una zona impervia e ricca di boschi.

Per gli astrofisici entrare in possesso del meteorite sarebbe, è evidente, importante. Ecco perché «vale la pena cercarlo», scrivono, lanciando un appello piuttosto inusuale che - è facile immaginare - spopolerà in rete portando nei dimenticati boschi di Armungia decine, se non centinaia di curiosi. «Se vi capita di passare di lì, date un'occhiata al suolo alla ricerca di sassi di colore molto scuro, opachi e di qualche centimetro di diametro: potrebbe essere il meteorite - si legge nell'appello pubblicato dalla rete Prisma -. In questo caso non toccate niente, fate una foto con lo smartphone, prendete nota delle coordinate Gps e inviate il tutto via email al Project Office di Prisma (prisma_po@inaf.it), i nostri esperti vi risponderanno il prima possibile per dirvi se si tratta di un meteorite e come raccoglierlo nel modo più corretto. In alternativa, potete chiamare direttamente il coordinatore nazionale di Prisma, Daniele Gardiol dell'Inaf-Osservatorio di Astrofisica di Torino al numero 3491977591».

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