domenica 14 gennaio 2024
Dopo l’appello di “Avvenire”, il titolare della Cultura annuncia l’istituzione di un Comitato nazionale per le celebrazioni dell’800esimo della nascita del grande teologo e filosofo. “Nostro dovere"
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Il governo e il ministero della Cultura, che tanto si sono mobilitati per il cinquantesimo della morte dello scrittore britannico J.R.R. Tolkien, autore del “Signore degli anelli”, trascurano Tommaso d’Aquino, pensatore di rilievo mondiale e gloria nazionale, nell’800esimo della nascita?

Immediata la risposta del ministro Gennaro Sangiuliano che, in un testo inviato ad “Avvenire”, annuncia la creazione di un Comitato Nazionale per le Celebrazioni in memoria dell’Aquinate da tenere nel 2025. La domanda se l’era posta il professore di Filosofia medievale all’Università di Torino Pasquale Porro dalle colonne del giornale venerdì scorso, in una garbata lettera ripresa e commentata da Andrea Lavazza nella rubrica “Scriviamoci tutto”.

Alcuni studiosi italiani e stranieri hanno scritto alla Presidenza del Consiglio e al ministro della Cultura, chiedendo di istituire un Comitato Nazionale per la Celebrazione dell’Anniversario di Tommaso – riferiva Porro -. Nessuno per ora ha risposto”, era la sua constatazione. Chiosava Lavazza, ricordando la grandezza di Tommaso e la sua attualità nel panorama contemporaneo, “d’altra parte, sappiamo che in Italia siamo spesso in ritardo quando si tratta di predisporre grandi appuntamenti - l’Expo milanese docet -, ma poi riusciamo a recuperare bene in extremis. Voglio sperare, e credo, che sarà così anche stavolta, e che il ministro Gennaro Sangiuliano - il quale non ignora la grandezza dell’Aquinate - si farà presto vivo con voi tomisti della prima ora”.

E nel giro di 24 ore il ministro della Cultura ha fatto pervenire in redazione l’annuncio ufficiale: si farà il Comitato che “permetterà di promuovere il pensiero e le opere di una figura centrale della filosofia e della cultura occidentale”. “La forza, la profondità e lo spessore della filosofia dell’Aquinate – prosegue Sangiuliano - fondata sulla ripresa del pensiero aristotelico fino a quel momento misconosciuto nel cristianesimo europeo, si riverberano ancor oggi nella cultura universale”.

Nessuna dimenticanza né sottovalutazione quindi da parte delle istituzioni verso una figura di riferimento della teologia e della filosofia cattolica e di tanti ambiti della riflessione intellettuale razionale ancora oggi oggetto di studio nelle università laiche di moltissimi Paesi. Proprio “per questo motivo – spiega Sangiuliano - è preciso dovere del Ministero della Cultura dare la più ampia risonanza possibile alla ricorrenza degli 800 anni dalla nascita di Tommaso d’Aquino, che, insieme a San Benedetto e a Sant’Agostino, contribuì notevolmente allo sviluppo del pensiero occidentale, che proprio nel mondo degli ordini monastici trovò una considerevole propulsione. E non a caso il Ministero è particolarmente impegnato in iniziative che rendano onore a queste realtà, come ad esempio la candidatura a patrimonio Unesco della rete delle abbazie benedettine altomedievali”.

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