venerdì 28 ottobre 2011
​I giudici della sezione fallimentare del tribunale di Milano hanno accolto la richiesta di concordato preventivo avanzata dal San Raffaele ma hanno evidenziato una serie di punti critici da risolvere tra cui il conflitto di interessi.
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I giudici della sezione fallimentare del tribunale di Milano hanno accolto la richiesta di concordato preventivo avanzata dal San Raffaele ma hanno evidenziato una serie di punti critici da risolvere tra cui il conflitto di interessi.​ Il provvedimento firmato dal presidente della sezione fallimentare Filippo Lamanna è stato depositato questa mattina. In sostanza il concordato è stato ammesso pur con la rilevazione di qualche elemento critico che ad avviso del tribunale merita di essere approfondito da parte dei tre commissari giudiziari che sono già stati nominati.   Ciò vuol dire che nell'iter della procedura possano essereapportati ulteriori "aggiustamenti" o miglioramenti. Nel dare il via libera alla richiesta del San Raffaele ha pesato la nuova legge fallimentare, laddove sembra attribuire particolare valore al ruolo dell'impresa e del lavoro, che in questo caso sono stati "salvati".I giudici del tribunale fallimentare hanno anche convocato i creditori della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor per le 10 del 23 gennaio 2012. In questa occasione procederanno alle operazioni di voto per avallare il piano di salvataggio dell'azienda. L'adunanza si terrà "nell'aula delle udienze che sarà a ciò destinata nel palazzo di giustizia di Milano", scrive il collegio nel provvedimento.Rolando Brambilla, Salvatore Sanzo e Luigi Giovanni Saporito. Questi i nomi dei commissari giudiziali nominati dai giudici del tribunale fallimentare che si occupano del concordato preventivo presentato dall'ospedale San Raffaele.
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