lunedì 22 agosto 2011
Vivrà grazie alle cellule staminali del cordone ombelicale donate dal fratellino appena nato. Mohamed, 7 anni domani, origini tunisine, era affetto da una rara malattia genetica che lo aveva privato delle normali difese immunitarie.
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Vivrà grazie alle cellule staminali del cordone ombelicale donate dal fratellino appena nato. Mohamed, 7 anni domani, origini tunisine, era affetto da una rara malattia genetica che lo aveva privato delle normali difese immunitarie. Finora era riuscito a vivere solo grazie alle cure dell'Oncoematologia Pediatrica del San Matteo di Pavia.  L'unica possibilità di guarigione era legata a un trapianto di midollo osseo ma per quattro anni non è stato possibile trovare un donatore compatibile, né nella sua famiglia, né nelle banche di donatori volontari. La famiglia di Mohamed aveva già perso una figlia di un anno a causa della stessa malattia. La primogenita di 14 è invece sana. Il 24 gennaio è nato Adams. Sano e compatibile ha donato il cordone ombelicate ed il midollo osseo al fratello e il trapianto, perfettamente riuscito, ha dato un futuro a Mohamed. Il bambino dovrà fermarsi ancora per un anno a Pavia per arrivare alla stabilizzazione e sottoporsi ai controlli medici previsti. La famiglia di Mohamed si è trasferita dalla Tunisia alcuni anni fa proprio per curare il bambino. Dopo disperati appelli in tutta Europa l'unica struttura che si era offerta di dare un aiuto era stato il policlinico San Matteo che ha pagato il viaggio e le spese sanitarie. Per Mohamed sono state organizzate anche sottoscrizioni e raccolta di fondi. Il padre Sami, che era insegnante all' università tunisina e parla 4 lingue, per stare accanto al figlio ha accettato i lavorare come uomo delle pulizie nello stesso ospedale pavese per 600 euro al mese
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