sabato 26 febbraio 2011
Il trattato tra Italia e Libia è «inoperante» perché non c'è «la controparte in grado di rispettarlo». Lo ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Intanto è ancora niente di fatto per gli italiani bloccati senza viveri ad Amal, nel sud del Libia. Il C-130 dell'aeronautica militare decollato sabato mattina dall'aeroporto di Pisa non ha ricevuto l'autorizzazione all'atterraggio dalle autorità libiche.
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Il trattato tra Italia e Libia è "inoperante" perchè non c'è "la controparte in grado di rispettarlo". Lo ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa, precisando quanto da lui stesso affermato oggi a Livorno a margine della cerimonia per la partenza dei militari della Folgore verso l'Afghanistan. "Non capisco - ha spiegato La Russa, riferendosi ad alcuni siti internet di informazione - come possano essere state travisate le mie parole. Ho detto che il trattato è di fatto inoperante in questi giorni perchè non c'è la controparte in grado di rispettarlo. Di fatto quindi è sospeso". Il ministro chiarisce dunque che "è chiaro che in questo momento il trattato non c'è nella sua operatività. Il trattato - ha detto ancora - non si fa con i governi o le persone ma con gli Stati e noi speriamo che un domani ci sia uno Stato libico in grado di rispettarlo".Ancora niente di fatto per i circa 20 italiani bloccati senza viveri ad Amal, nel sud del Libia. Il C-130 dell'aeronautica militare decollato questa mattina dall'aeroporto di Pisa per andarli a prendere non ha ricevuto l'autorizzazione all'atterraggio dalle autorità libiche. Lo si apprende alla Farnesina. Ministero degli Esteri, Difesa e Ambasciata italiana stanno vagliando anche altre opzioni per il rimpatrio degli italiani di Amal, ma tutto fa pensare che non sarà entro oggi.
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