giovedì 18 agosto 2011
È risultato positivo all'alcoltest il conducente che, ieri sera, si è scontrato con una imbarcazione di 12 metri a un miglio da Capo d'Orso.
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È risultato positivo all'alcoltest il conducente del gommone che, ieri sera, si è scontrato con una imbarcazione di 12 metri a un miglio da Capo d'Orso, nel golfo di Salerno. L'impatto, che ha causato la morte di una giovane donna di 32 anni, che era a bordo del gommone insieme al fidanzato, forse è stato causato anche dalla velocità non moderata del gommone stesso. È quanto stanno accertando gli uomini della Capitaneria di Porto di Salerno. Sul gommone c'erano in tutto quattro persone: oltre alla vittima e al fidanzato (si sarebbero sposati il prossimo anno) anche un'altra coppia, ovvero il conducente e la fidanzata. Le cause dello scontro sono ancora in corso di accertamento da parte degli uomini della Guardia Costiera di Salerno, coordinati dalla Procura. Il gommone è finito frontalmente contro l'imbarcazione di 12 metri con a bordo una famiglia con marito, moglie, figli e alcuni amici, anch'essi salernitani. Secondo quanto accertato finora, il conducente del 12 metri ha fatto il possibile per evitare l'impatto ma per la donna non c'è stato nulla da fare. In seguito alla collisione, infatti, la 32enne è sbalzata dal gommone, finendo in acqua e impigliandosi con il costume nelle eliche del 12 metri che erano per fortuna ferme.Si presume che la giovane sia svenuta e per lei non c'è stato nulla da fare nonostante il tempestivo intervento di una motovedetta della Capitaneria di Porto di Salerno. Gli uomini della Guardia Costiera, infatti, hanno tentato invano di rianimare la 32enne. Le due imbarcazioni sono state poste sotto sequestro per procedere a eventuali perizie e accertamenti tecnici utili a ricostruire la dinamica dell'incidente mentre si sta procedendo all'ascolto degli occupanti delle imbarcazioni. «Siamo amareggiati - commenta il comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, Andrea Agostinelli - per quanto accaduto ieri sera. Nonostante le nostre campagne di sensibilizzazione portate avanti con successo e nonostante anche alle attività di repressione e sanzioni, ancora avvengono fatti del genere».
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