venerdì 22 ottobre 2010
L'avvocato Vito Russo ha preannunciato ricorso contro l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Sabrina Misseri, accusata con il padre Michele di avere ucciso Sarah Scazzi. «Dimostreremo che che non è una mente diabolica». Presto la richiesta di un confronto tra Misseri e la figlia.
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«Stiamo valutando nella sua interezza l'ordinanza, che appare lacunosa in alcuni punti, e studiando gli atti per valutare se ricorrere direttamente in Cassazione o impugnare l'ordinanza di custodia cautelare dinnanzi al Tribunale del riesame». Lo ha detto l'avv.Vito Russo, difensore di Sabrina Misseri, la ventiduenne di Avetrana accusata, in concorso con il padre Michele, di aver ucciso Sarah Scazzi."In ogni caso - aggiunge l'avv. Russo - nell'ordinanza del gip Rosati la figura di Sabrina non appare così come dipinta dagli organi di informazione. Era stata descritta come mente diabolica e figura dominante: non è così e lo dimostreremo". Per l'avv.Russo, "l'ennesima versione" che Michele Misseri si accinge a fornire "non potrà fare altro che minare la credibilità del papà di Sabrina". Il riferimento è alla decisione dell'uomo - resa nota dal suo difensore nei giorni scorsi - di ritrattare la parte della sua confessione che si riferisce al vilipendio di cadavere. L'avv.Russo sottolinea infine, che presto formalizzerà la richiesta di confronto tra Misseri padre e figlia per il momento messa solo a verbale in occasione dell'interrogatorio di garanzia.I GENITORI DI SARAH "SONO SCONCERTATI""Concetta e suo marito, Giacomo, stanno male e sono sconcertati. Sono contenti di quello che sta avvenendo e attendono la conclusione delle indagini". Lo ha detto l'avv. Nicodemo Gentile, uscendo dall'abitazione della famiglia di Sarah Scazzi, la 15enne assassinata ad Avetrana il 26 agosto scorso."La famiglia di Sarah - ha spiegato - è consapevole che, evidentemente, c'è un coinvolgimento anche di Sabrina". Sul presunto ruolo avuto nella vicenda dalla mamma di Sabrina, Cosima, "Concetta e la sua famiglia - ha aggiunto Gentile - sono incerte e attendono l'esito delle indagini". "C'è - ha concluso - un dato certo: Concetta vuole la verità nella dinamica, nei comportamenti e nel coinvolgimento reale ed effettivo. Siamo in una fase fluida, lei ne è consapevole e aspetta in modo logorante che si faccia realmente chiarezza".
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