mercoledì 30 marzo 2011

 

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L'aula della Camera voterà martedì 5 aprile sulla richiesta della maggioranza di sollevare il conflitto di attribuzione sul caso Ruby, sempre che per allora sia stato licenziato il disegno di legge sul processo breve. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. L'esame dell'istanza è stato fissato alle 15, con diretta televisiva degli interventi su richiesta del partito democratico.Che il conflitto di attribuzione sul caso Ruby sarebbe andato in aula lo aveva detto il presidente della Camera Gianfranco Fini durante la riunione di mercoledì mattina dell'Ufficio di presidenza. Fini ha aperto la seduta illustrando le decisioni della giunta per le autorizzazioni e della giunta per il regolamento ed elencando alcuni precedenti, per quanto il conflitto di attribuzione sul caso Ruby rappresenti un unicum sia per la richiesta che per la composizione dei due organi chiamati ad esprimersi. Fini ha sottolineato che «quali che siano le conclusioni cui perverrà l'ufficio di presidenza, l'assemblea deve essere comunque chiamata a pronunciarsi su questo secondo le modalità procedurali che la prassi ha consolidato a riguardo». La vicenda del conflitto di attribuzione da parte della Camera sul caso Ruby «presenta aspetti speciali e unici» avrebbe detto il presidente della Camera durante l'Ufficio di presidenza di Montecitorio. Nella sua relazione, Fini ha detto, fra l'altro, che la composizione dell'Ufficio di presidenza vede di fatto la prevalenza numerica delle opposizioni rispetto alla maggioranza, il che costituisce un fatto di «assoluta novità» rispetto ai tre precedenti in materia che ha citato. Peraltro, aggiunge Fini, in quei tre casi non erano state avanzate richieste di sottoporre la questione all'Aula. «Nella presente circostanza - ha puntualizzato Fini - la decisione dell'Ufficio di presidenza in merito all'elevazione o meno del conflitto, a causa della composizione dell'organo, può sottrarsi al criterio della maggioranza politica quale risulta dal complessivo assetto dei rapporti tra i gruppi». Dopo l'intervento di Fini si è aperto un dibattito.La votazione dell'Ufficio di Presidenza sul conflitto di attribuzione è finito in parità: 9 a 9. La questione, dunque, sarà devoluta all'Aula che in assenza di una maggioranza sarà chiamata a deliberare direttamente sulla richiesta avanzata da Cicchitto, Reguzzoni e Sardelli.
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