mercoledì 20 settembre 2017
Presentato il piano dell'assessore Colomban, che conferma l'uscita dalla giunta capitolina dopo l'approvazione. Le aziende ridotte da 31 a 11. Il sindaco Raggi (M5S): tagliamo sprechi e poltrone
Virginia Raggi con l'assessore Massimo Colomban

Virginia Raggi con l'assessore Massimo Colomban

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Da 31 società partecipate ad 11, con entrate immediate di 90 milioni di euro. La proposta di razionalizzazione per le aziende municipalizzate del Campidoglio è contenuta nella delibera con cui l'assessore alle Partecipate Massimo Colomban dopo un anno si appresta a lasciare il suo incarico a Palazzo Senatorio. Lo farà dopo l'approvazione del piano in Consiglio Comunale e al suo posto arriverà Alessandro Gennaro, commercialista, che già agli esordi della giunta di Virginia Raggi era stato opzionato per il ruolo salvo poi essere chiamato come tecnico esterno a supporto di Colomban viste le sue competenze nel ramo delle ristrutturazioni aziendali.

Il piano punta a razionalizzare la galassia di società del Comune, mantenendo 10 partecipazioni di primo livello ed una indiretta, dismettendo le società giudicate non strumentali. Restano in piedi tutte le società più grandi, comprese la superindebitata Atac (per la quale è partita la procedura del concordato preventivo) Ama, Zetema e Acea (controllata al 51%). Le entrate attese arriveranno dalle cessioni (80 milioni) e dai risparmi (10 milioni). Ma ci saranno risparmi ulteriori stimati in centinaia di milioni, ha assicurato l'assessore, quando il processo andrà a regime in 2-3 anni. "Non prevediamo nessuna riduzione di organico ma tutti dovranno operare secondo efficienza".

Il sindaco Virginia Raggi, ringraziando Colomban per il lavoro fatto, ha commentato: "Tagliamo sprechi e poltrone, rendiamo più efficienti le società partecipate del Campidoglio, tagliamo i rami secchi che hanno zavorrato per anni i bilanci di Roma Capitale e prodotto progressivamente il mostruoso debito che conosciamo. Ma non ci fermiamo qui: riorganizzare le partecipate vuol dire anche renderle più efficienti e competitive, ed è già stato avviato un lavoro mirato a migliorare i processi interni alle aziende, le loro performance industriali ed economiche. Tutto questo ha un solo scopo: offrire servizi efficienti e di qualità ai cittadini".

Il piano presentato ricalca in buona parte quello disegnato a suo tempo dal'ex sindaco Ignazio Marino. Raggi ha escluso però categoricamente ogni intenzione di cedere quote di Acea o della controllata Ato 2 (servizio idrico). Si conferma invece la cessione, già avvenuta, di Aeroporti di Roma Spa, del 75% delle azioni di Centrale del Latte di Roma Spa, del 21,8% di Investimenti Spa. Dismessa anche la partecipazione in Multiservizi Spa una volta che si sarà costituita la nuova società mista pubblico-privata. Convergono le funzioni tra Aequa Roma e Risorse per Roma per concentrare in un unico Polo delle Entrate tutte le attività relative alla gestione di patrimonio immobiliare e tributi locali. Altro accorpamento è il Polo Mobilità tra Roma Servizi per la Mobilità e Roma Metropolitane (ramo progettazione). Sopravvive invece Assicurazioni Spa, "che svolge funzioni che il privato non vuole coprire", ha spiegato Colomban, e resta in sospeso il destino di Farmacap, le farmacie comunali.

L'imprenditore Colomban va ora verso l'uscita di scena senza nessuna polemica ma forse con qualche rimpianto: Racconta "di aver avuto il sogno di sostenere una forza politica giovane, il M5S, finché aveva voglia di ascoltare, e perché aveva voglia di contribuire a far ripartire l'Italia", e aggiunge di essersi "affezionato alla città, che difendo nelle cene con i miei amici", in Veneto.

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