venerdì 17 gennaio 2020
Provvedimento inutile? Virginia Raggi: «Evitiamo che la situazione peggiori». Ma in alcune zone invece è peggiorata. Nuove limitazioni anche in Lombardia, nel Bolognese e nel Torinese
Un vigile urbano oggi a piazza Venezia a Roma con la mascherina per lo smog

Un vigile urbano oggi a piazza Venezia a Roma con la mascherina per lo smog - Ansa

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Anche la seconda delle tre giornate di blocco del traffico per i veicoli diesel (compresi gli Euro 6) disposte dal Campidoglio non ha portato un abbassamento della concentrazione di polveri sottili nell'aria, anzi la situazione in alcuni casi è addirittura peggiorata dimostrando l'inutilità del provvedimento che sta penalizzando invece decine di migliaia di cittadini. A Roma, secondo le rilevazioni dell'Arpa Lazio, 9 centraline su 13 in città hanno registrato un quantitativo di Pm10 superiore a 50 microgrammi per metro cubo, limite fissato per evitare possibili rischi per la salute.

Nonostante questo è stato confermato anche per oggi, venerdì, a Roma il blocco dei veicoli più inquinanti e di tutti i veicoli a gasolio. «Considerato il persistere deli elevati livelli di inquinamento da PM10, rilevati dalla rete urbana di monitoraggio e validati dall'Arpa Lazio - si legge in una nota del Comune - e la previsione di perdurante criticità per i prossimi giorni, è stata disposta la limitazione alla circolazione veicolare privata nella Z.T.L. "Fascia Verde". Nello specifico l'ordinanza stabilisce la limitazione della circolazione dalle ore 7.30 alle 10.30 e dalle ore 16.30 alle 20.30 per tutti gli autoveicoli diesel da "Euro 3" fino a "Euro 6". Il 19 gennaio invece è stata disposta la Domenica Ecologica, con la quale si limita la circolazione a tutti i veicoli a motore nella Z.T.L. "Fascia Verde" dalle ore 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 fino alle 20.30.

Di fronte alle polemiche sollevate, ieri è arrivata via Facebook la risposta della sindaca Virginia Raggi: «Immaginiamo una stanza con le porte e le finestre chiuse, come l'area fumatori di un aeroporto, e 10 persone che fumano al suo interno. L'aria in breve tempo diventa irrespirabile. C'è un problema: le porte non possono essere aperte. Rimanere così al suo interno è insostenibile. A quel punto per migliorare la situazione viene chiesto a cinque persone di non fumare. L'aria nella stanza continua ad essere densa di fumo ma almeno si evita che peggiori. È quello che sta accadendo a Roma dove, in questi giorni, l'aria registra una alta concentrazione di polveri dannose alla salute anche a causa dei gas di scarico delle automobili e delle condizioni climatiche che ne favoriscono l'accumulo».

Nuovi stop anche in Lombardia, nel Bolognese e a Torino

Dopo l'anticipo dei nuovi divieti deciso dal Comune di Milano, anche la Regione Lombardia dà il via libera da oggi- dopo il decimo giorno consecutivo di superamento dei limiti di Pm10 - alle misure temporanee anti-smog di secondo livello che estendono lo stop alla circolazione ai veicoli Euro 4 Diesel anche commerciali oltre limitazioni più stringenti sui riscaldamenti. «Come abbiamo sempre detto, la Regione Lombardia conferma i propri provvedimenti e dunque scattano venerdì 17 gennaio, per i comuni coinvolti in provincia di Milano, le limitazioni di secondo livello e, per Lodi, Mantova, Pavia e Vigevano, quelle di primo livello. Rimangono attive le misure di primo livello nella provincia di Monza e Brianza e a Cremona», spiega l'assessore regionale all'Ambiente Raffaele Cattaneo, ricordando anche che «le previsioni meteo indicano condizioni favorevoli alla dispersione degli inquinanti a partire da venerdì e pertanto i provvedimenti assunti verranno valutati nel prossimo giorno di rilevazione, cioè lunedì 20 gennaio». Cattaneo annuncia inoltre l'arrivo di una delibera che rafforzerà le misure strutturali sugli impianti di riscaldamento.

Misure antismog fino a lunedì 20 gennaio compresi a Bologna, Imola e nei nove comuni dell'agglomerato urbano, per abbassare i livelli di inquinamento dopo tre giorni consecutivi di sforamento di Pm10, rilevati da Arpae. Nella fascia oraria 8.30-18.30 il blocco della circolazione è esteso anche ai veicoli diesel euro 4, oltre ai veicoli che normalmente non possono circolare dal lunedì al venerdì (diesel euro 0-1-2-3, benzina euro 0-1, ciclomotori e motocicli euro 0).

Dopo più di venti giorni di superamenti consecutivi di concentrazioni di pm10, scatta per la prima volta il livello di allerta viola anche nei comuni di Torino, Beinasco, Borgaro Torinese, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria. Per tutto il fine settimana fino a lunedi 20 gennaio (giorno in cui sarà disponibile la prossima valutazione di Arpa Piemonte), sarà così attivo il blocco per tutti i veicoli diesel fino alla categoria Euro 5, compresi quelli immatricolati dopo il primo gennaio 2013 e per quelli a benzina fino alla categoria Euro 1. La fascia oraria delle limitazioni è estesa per tutti i veicoli a 13 ore consecutive, dalle 7 alle 20.

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