venerdì 3 gennaio 2014
​I religiosi dell'ordine di San Giovanni di Dio hanno deciso di occuparsi direttamente della difficile situazione economica dell'ospedale.
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Imbocca la strada del risanamento l'ospedale Fatebenefratelli all'isola Tiberina a Roma. E con quest'obiettivo la direzione del San Giovanni Calibita torna ancor di più nelle mani dei religiosi Fatebenefratelli. La curia generalizia dell'Ordine di San Giovanni di Dio, cui fa capo l'ospedale, ha deciso infatti di occuparsi direttamente e personalmente della situazione della struttura, che da diverso tempo si trova ad affrontare una difficile situazione economico-finanziaria ed operativa. "Le ragioni di tale difficoltà - spiegano dalla curia generalizia - sono da ricondurre principalmente al progressivo e rilevante contingentamento delle risorse pubbliche destinate all'assistenza sanitaria nazionale e territoriale. La struttura, nel frattempo, ha continuato a garantire servizi sanitari di eccellenza e altamente qualificati. Pertanto, a parità di prestazioni e servizi resi, tale contingentamento di risorse ha generato uno squilibrio tra costi e ricavi, l'accumulo di perdite e l'attuale stato di deficit dell'ospedale". La situazione è stata portata anche all'attenzione della Regione Lazio, che ha garantito il proprio supporto nella ricerca di una soluzione adeguata, ma è necessario "un intervento appropriato da realizzare in tempi brevi a salvaguardia dell'ospedale". L'Ordine riprende dunque in mano il timone, avvalendosi della consulenza di advisor legali e finanziari. Un pool di professionisti provenienti da strutture internazionali specializzate, lavorerà di concerto con i religiosi per definire e attuare il piano industriale e la manovra finanziaria.
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