giovedì 19 maggio 2022
Il "Franco P." era partito da Ancona diretto a Valona, in Albania, e stava rimorchiando un motopontone, una piattaforma galleggiante per il trasporto di merci, alla deriva con 11 persone a bordo
Un fermo immagine tratto da un video realizzato dall’aereo “Manta” ATR42 della Guardia Costiera in volo sull’area di ricerca, 19 maggio 2022. Nelle immagini sono visibili una motovedetta Sar della Guardia Costiera croata e un mercantile impegnati nelle attività di ricerca sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Bari. Avvistata inoltre una zattera di salvataggio vuota appartenente al rimorchiatore affondato.

Un fermo immagine tratto da un video realizzato dall’aereo “Manta” ATR42 della Guardia Costiera in volo sull’area di ricerca, 19 maggio 2022. Nelle immagini sono visibili una motovedetta Sar della Guardia Costiera croata e un mercantile impegnati nelle attività di ricerca sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Bari. Avvistata inoltre una zattera di salvataggio vuota appartenente al rimorchiatore affondato. - Ansa / Ufficio stampa Guardia Costiera

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Tragedia al largo della costa di Bari dove un rimorchiatore è affondato nella notte: cinque membri dell'equipaggio sono morti e l'unico superstite è il comandante, un siciliano di 63 anni, ricoverato al Policlinico di Bari. Il "Franco P.", questo il nome dell'imbarcazione, era partito da Ancona diretto a Valona, in Albania, e stava rimorchiando un motopontone, una piattaforma galleggiante per il trasporto di merci, alla deriva con 11 persone a bordo. L'allarme è stato dato proprio da questo mezzo, quando
l'equipaggio si è reso conto che il rimorchiatore stava affondando.

L'inabissamento è avvenuto in acque internazionali al limite tra la zona di responsabilità Sar italiana e quella croata, a 53 miglia dal porto di Bari. Il relitto giace a un migliaio di profondità e quindi il recupero sarà complesso.

L'equipaggio non avrebbe avuto nemmeno il tempo di lanciare l'allarme e le ricerche sono state rese più difficili dal forte vento che soffiava in quel tratto dell'Adriatico.

Le vittime due marittimi residenti a Bari, due marchigiani e un tunisino. Il rimorchiatore battente bandiera italiana fa parte della flotta della società Ilma, Impresa lavori marittimi di Ancona.

La prima imbarcazione a intervenire è stata la motonave Split che ha tratto in salvo il comandante del rimorchiatore, poi trasferito al Policlinico di Bari. Alle ricerche, coordinate dalla Guardia Costiera di Bari, hanno partecipato mezzi militari e civili tra cui 5 mercantili e varie unità della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, coadiuvate dall'aereo 'Manta' della Guardia costiera e da velivoli della Marina Militare, dell'Aeronautica Militare e dell'aviazione croata.

Sulla vicenda la Procura di Bari ha aperto un fascicolo con le ipotesi di reato di naufragio e omicidio colposo. L'indagine, delegata alla Capitaneria di Porto, è coordinata dal procuratore Roberto Rossi con la sostituta di turno Luisiana Di Vittorio.

A soccorrere il motopontone alla deriva è stato inviato nel frattempo un altro rimorchiatore. La Capitaneria di Porto di Bari sta verificando un eventuale sversamento dalle casse di combustibile a bordo del peschereccio.

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