venerdì 18 febbraio 2011
La riforma prevede la separazione delle carriere di giudici e pm, doppio Csm, inappellabilità delle sentenze di proscioglimento e responsabilità civile dei magistrati. Nel Cdm si parla anche del "17 marzo".
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Approvato all'unanimità la relazione del ministro della Giustizia Angelino Alfano sul ddl che contiene la riforma costituzionale della riforma della giustizia. Le bozze, già pronte dallo scorso novembre, sarebbero state tirate fuori dai cassetti del ministero della Giustizia giovedì. E oggi, nel corso della riunione a palazzo Chigi, si è deciso di varale. La riforma prevede un ddl costituzionale per separare le carriere di giudici e pm, per dividere in due il Csm e per dare più poteri al ministro della Giustizia. Non è escluso che - secondo quanto si è appreso - il governo intenda procedere anche con un ddl sulla responsabilità civile dei magistrati. Un Consiglio dei ministri straordinario sarà convocato nei prossimi giorni per l'approvazione definitiva mentre martedì si riunirà un comitato di ministri e di tecnici per approfondire i contenuti del testo del ddl. La decisione è stata presa dopo il via libera all'unanimità alla relazione del Guardasigilli Alfano.
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