giovedì 23 novembre 2023
Inaugurato con una festa il ritrovato spazio culturale, luogo che torna a disposizione dei cittadini. Dietro la riapertura l'impegno costante di un consorzio di associazioni
Riaperto il Casale dei Cedrati a Villa Pamphilj
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Dopo un lungo contenzioso, con conseguente abbandono della struttura, è stato riaperto a Roma, dentro Villa Doria Pampilj, il Casale dei Cedrati. All'inaugurazione erano presenti il sindaco Roberto Gualtieri, l'assessora capitolina all'Ambiente, Sabrina Alfonsi, e le associazioni che si sono impegnate per il Casale. «Un bellissimo evento per la città - ha scritto l'assessora Alfonsi - che dimostra l'impegno concreto dell'amministrazione nel rilancio di una struttura molto amata dal territorio, che ha tutte le potenzialità per essere un polo culturale e ambientale di eccellenza, un autentico bene comune. Continueremo ad accompagnare e sostenere l'attività del Consorzio con la convinzione che quello del Casale dei Cedrati sia un modello virtuoso per la gestione condivisa di buona parte dei beni immobili dei nostri parchi che si basa sul rapporto pubblico-privato».

Il Consorzio Casale dei Cedrati è nato da una partecipazione condivisa che ha messo insieme una grande cooperativa culturale, CoopCulture, con un’impresa sociale specializzata in progetti di promozione dei beni culturali, Linea d’Arte, in collaborazione con altre associazioni culturali, a cominciare da Milleville. Il Consorzio inizia la sua attività nel 2015, dopo aver vinto il bando del Comune di Roma, lanciato nel 2013 per la concessione e il restauro del prestigioso casale. A pochi mesi dall’apertura, e nonostante una intensa partecipazione della cittadinanza, nel febbraio del 2016 il progetto fu interrotto a causa di una vicenda giudiziaria e poi amministrativa durata anni, che finalmente si è chiusa con il riconoscimento degli errori giudiziari e con la possibilità di riprendere l’attività. Si tratta di un piccolo gioiello seicentesco (su un'area di circa 800 metri quadri) ubicato nel terzo parco pubblico più grande di Roma: era stato già restaurato nel 2001 dalla Sovrintendenza capitolina con i fondi del Giubileo.

Nel casale che torna a vivere sarà possibile incontrarsi, prendere un caffè, un aperitivo, conoscere la storia dei giardini romani, oppure leggere, partecipare a un laboratorio per bambini, assistere a una lettura pubblica di componimenti o a un concerto, visitare una mostra, o semplicemente respirare il profumo dei limoni e godersi il parco. In questi giorni, a esempio, nelle sale espositive del casale, poste al primo piano, è presentato il progetto Greenit, dell’artista Simone Cametti, che fa parte del ciclo di esposizioni e interventi site-specific ideato e curato da Lori Adragna. In occasione dell'iniziativa di riapertura, inoltre, Ama ha allestito uno stand per sensibilizzare i romani sulle corrette modalità della raccolta differenziata, con particolare attenzione al compostaggio domestico.

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