martedì 30 giugno 2009
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Profonda commozione per quanto accaduto, ma anche la richiesta di accertare le responsabilità del tragico incidente alla stazione ferroviaria di Viareggio. Il mondo politico, il presidente della Repubblica in testa, si stringe intorno alla gente di Viareggio.  Giorgio Napolitano, fin dalla prima mattina, è in stretto contatto con il prefetto di Lucca al quale ha chiesto di essere costantemente informato degli sviluppi dell'indagine e degli eventuali accertamenti di responsabilità. Il capo dello Stato ha anche sentito il sindaco di Viareggio, sottolineando con lui di essere rimasto "atterrito" da quello che definisce un "catastrofico incidente". Intanto, praticamente all'unisono i presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, hanno chiesto che vengano "accertate le responsabilità" del disastro.Domani il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, riferirà in una informativa in entrambi i rami del Parlamento sulla dinamica dell'incidente. Il ministro, toscano di Cecina, è accorso sul luogo del disastro è ha sottolineato come sia necessario capire se ci possa essere una causa dolosa alla base del cedimento strutturale che ha lo ha provocato. Intanto, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, da Viareggio, ha annunciato che al prossimo Consiglio dei ministri verrà dichiarato lo stato di emergenza nella zona e ha garantito che ci sarà la "riscostruzione al 100% delle case distrutte". Da sinistra fioccano gli attacchi alle politiche del governo in materia di infrastrutture, ma c'è anche chi mette sotto accusa le Ferrovie dello Stato. Maggioranza e opposizione chiedono che i vertici di Fs vengano al più presto sentiti nelle commissioni competenti in Parlamento con il parlamentare toscano del Pdl, Lucio Barani, che arriva a chiedere le dimissioni dell'ad di Ferrovie dello Stato Mario Moretti.         L'interrogativo di fondo, sottolinea l'esponente del Pd, Roberto Della Seta, "è se il sistema ferroviario del nostro Paese non sia sempre più spezzato in due" tra "l'alta velocità con standard qualitativi alti su poche e selezionate tratte e il progressivo abbandono della restante rete".
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