lunedì 24 giugno 2013
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I fedelissimi del Pdl si schierano al fianco del proprio leader e sfogano la loro rabbia dopo la sentenza del tribunale di Milano. Si parla di "magistratura rossa", "vergogna", "tentativo di massacro" nei confronti di un uomo politico. Il vicepremier e ministro degli Interni, Angelino Alfano, ha telefonato al premier invitandolo a non mollare: «Silvio, tieni duro»La reazione più forte arriva da Fabrizio Cicchitto: «Così salta il clima di pacificazione», commenta. "È uno schifo, una vergogna - dichiara Daniela Santanché - ma non ci saranno ripercussioni sul governo".«Sono allibito dalle modalità del giudizio e dalla abnorme sentenza dei giudici di Milano». dichiara Maurizio Gasparri. «Oggi più che mai siamo con Silvio Berlusconi, denunciando la fase ulteriore di un attacco inaccettabile - aggiunge - A colpi di sentenza si vorrebbe demolire un nemico. Ma noi non potremo di certo subire inerti un tale tentativo di massacro. Che poi la sentenza abbia superato le già incredibili richieste dell'accusa la dice tutta sul clima in cui ci troviamo. Al nostro leader confermiamo il nostro sostegno, in ogni momento e per ogni decisione»."Al di là dell'esito del procedimento, che era atteso, oggi abbiamo una nuova prova dell'anomalia italiana - afferma Mara Carfagna - Un processo sul nulla, senza una vittima, è stato utilizzato come strumento per spiare e delegittimare un leader politico", afferma la portavoce dei deputati Pdl. "Questa sentenza porta dunque un'altra pietra al monumento della magistratura come contro potere giudicante di chi sia titolato o meno a governare il nostro Paese. Berlusconi è, nonostante tutto, più forte di prima". È Maria Stella Gelmini, vicecapogruppo vicario Pdl, ad aggiungere che "cresce il numero delle persone che gli sono vicine anche per questa dolorosa persecuzione cha va avanti da venti anni. Il presidente Berlusconi deve sapere che tanti lo stimano sia come persona che come leader".Un piccolo gruppo, composto da una decina di manifestanti, radunato davanti al Palazzo di Giustizia di Milano, ha accolto con applausi e grida di esultanza la notizia della condanna di Silvio Berlusconi. Alcuni di loro hanno intonato l'inno d'Italia. "Questa sentenza è uno stupro del diritto in nome della lotta politica per via giudiziaria". Lo ha dichiarato Luca D'Alessandro (Pdl), segretario della commissione Giustizia della Camera."È una sentenza politica che avrà una risposta politica: nessuno agguato al governo, sostegno a Letta e Alfano nell'interesse dell'Italia, ma la risposta politica verrà e sarà fortissima". Lo assicura Gianfranco Rotondi. "Forse nè il Pd, nè Forza Italia sono lo strumento giusto per opporsi al colpo di Stato", dice ancora il deputato Pdl dopo la sentenza di primo grado del processo Ruby.
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