sabato 11 gennaio 2025
Dal corteo in solidarietà al giovane morto dopo un inseguimento dei carabineri, è partito un lancio di oggetti e bombe carta contro gli agenti, che hanno caricato: otto feriti
Ramy, scontri tra manifestanti e polizia a Roma

Ansa

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Scontri a Roma nel quartiere San Lorenzo tra i partecipanti, circa un centinaio,e le forze dell'ordine: lanci di bottiglie, bombe carta e fumogeni contro la polizia, da una parte. Il lancio di petardi e oggetti è durato per diversi minuti. Una vera sassaiola che si è conclusa con il ferimento di un agente, colpito al volto da un petardo e finito in ospedale, e il danneggiamento di uno dei mezzi impiegati dalla questura per presidiare San Lorenzo. Poi, in risposta, le cariche contro i manifestanti. Dopo il lancio di bombe carta e fumogeni contro le camionette della polizia, le forze dell'ordine hanno reagito caricando i partecipanti in piazza dei Sanniti. Il bilancio provvisorio è di otto agenti feriti. Il sit-in, al quale era presente era presente anche il fumettista Zerocalcare, era iniziato pacificamente, ma la tensione è cresciuta quando i manifestanti hanno deciso di dare vita a un corteo. Il raduno era convocato per le 19 in piazza dell’Immacolata, in contemporanea con quello di Milano, manifestazione che si è svolta invece senza incidenti.

Per il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, gli attacchi alle forze di Polizia dimostrano «l'esistenza e la pericolosità di soggetti organizzati che strumentalizzano ogni tema» per «seminare violenza». «Queste aggressioni - ha scritto in una nota - devono essere condannate da tutti, senza indecisioni o speciosi distinguo, anche per sostenere un clima di fiducia nei confronti delle nostre Forze di Polizia, che sono tra le migliori al mondo, che offrono standard altissimi di professionalità,, si prodigano con passione e impegno e certamente non possono essere sottoposte a giudizi sommari o aggressioni in piazza». «il diritto di manifestare - ha concluso il Ministro - può mai essere usato come scusa per atti di violenza, intimidazione o per sfidare l'autorità dello Stato. A fronte di questi comportamenti ignobili e pericolosi, come Ministro dell'Interno esprimo piena solidarietà e totale sostegno alle donne e agli uomini delle Forze di Polizia, sottolineando che chi si macchia di queste azioni vergognose, a partire da quelle poste in essere nelle ultime occasioni, sarà perseguito con la massima determinazione».

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