venerdì 22 luglio 2011
Napolitano auspica «correzioni» e invoca una «semplificazione dell'architettura istituzionale». E sulla manovra aggiunge: «L'Italia ha dato prova di coesione nazionale, ma resta molto da fare».
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Con l'approvazione "rapidissima" in Parlamento della manovra finanziaria, l'Italia ha dato "una prova di coesione nazionale, una prova che si doveva dare per mostrare la consapevolezza degli obiettivi da perseguire", ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale.Il capo dello Stato ha aggiunto che "molto resta da fare" in Italia ed in Europa "in una logica di condivisione di rischi e di necessità di azione comune che si è affermata nel Consiglio di ieri a Bruxelles. Ci si è mossi nella direzione in cui molti, ed io stesso, avevamo auspicato che si procedesse risolutamente".Napolitano poi è intervenuto anche sui tagli alla politica. "Io auspico da tempo decisioni di alleggerimento e semplificazione dell'architettura istituzionale oltre che tangibili correzioni sul piano del costume politico. Quanto allo scontro tra poteri dello Stato, secondo il presidente i magistrati devono essere "inappuntabili" in modo da vanificare "attacchi inammissibili alla magistratura", disinnescando così "un fuorviante conflitto" con la politica.
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