sabato 9 febbraio 2013
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B uone notizie dalla 'terra dei fuochi'. Dopo quattordici in­contri con una cinquantina di comuni, sia in provincia di Napo­li che in quella di Caserta, passa de­cisamente alla fase operativa l’impe­gno del Commissario antiroghi, Do­nato Cafagna, nominato a dicembre dal ministro dell’Interno, Anna Ma­ria Cancellieri. E si fa proprio sul se­rio.
Un sito internet con i dati sul con­trasto e la preven­zione, ma anche in­dicazioni alle varie amministrazioni su come operare. Una scheda distribuita a tutti i comuni per le attività di prevenzio­ne e dissuasione. Un manuale, sempre destinato ai comuni, per la gestione dei cumuli di rifiuti ab­bandonati. Un corso sullo stesso tema de­stinato alle Polizie municipali. Un’ini­ziativa specifica con le organizzazioni a­gricole per contra­stare l’abbandono e l’incendio dei rifiuti (teli e manicotti in plastica, contenitori di polistirolo), avan­zi dei lavori nei cam­pi. Sono le decisioni, immediatamente o­perative o entro il mese, emerse dalla riunione di ieri della Cabina di regia presso la prefettura di Napoli. Ma, come ci spiega lo stesso Cafa­gna, alcuni risultati positivi comin­ciano già a vedersi. «Ad esempio – ri­ferisce il commissario – gli interven­ti che sono stati realizzati dalla poli­zia municipale di San Giuseppe Ve­suviano, su iniziativa del coman­dante. Si tratta di controlli stringen­ti sui laboratori tessili gestiti da cit­tadini cinesi che hanno permesso di scoprire anche un’attività illegale di smaltimento dei rifiuti di quelle la- vorazioni». E si tratta proprio di quel­li che, come raccontato più volte da Avvenire, rappresentano una delle maggiori componenti dei roghi. Ma Cafagna ci tiene anche a sottolinea­re le «attività di rimozione e pulizia dei rifiuti abbandonati che final­mente molte amministrazioni han­no realizzato, soprattutto lungo le strade».
Restano però, sottolinea il vicepre­fetto, «alcune problematiche aperte, in primo luogo quella della gestione dei rifiuti bruciati, il loro trattamento e smaltimento. La questione è dove? Si tratta di rifiuti spe­ciali e per questi in Campania non ci so­no impianti. Ho quindi sollecitato la Regione a fornire della soluzioni ade­guate ». Ma torniamo alle i­niziative realizzate. La prima è il sito in­ternet 'Prometeo' dal nome del perso­naggio della mitolo­gia greca che donò il fuoco agli uomini. Fuoco benigno in quel caso, dunque un nome non scelto a caso, propizio. Sul sito confluiranno in primo luogo i dati che misurano il fe­nomeno dei roghi attraverso gli inter­venti dei vigili del fuoco di Napoli e Caserta. Poi gli in­terventi di contrasto e prevenzione delle Forze dell’ordine e delle polizie provinciali e municipali (i primi da­ti saranno scaricati la prossima set­timana).
Quindi le misure di dissua­sione e prevenzione attuate dai co­muni. In questo senso sarà distri­buita alle amministrazioni locali una scheda da compilare con l’indica­zione di tali interventi, dalla video­sorveglianza alla recinzione dei luo­ghi più colpiti dagli incendiari. Ma anche con le iniziative di controllo delle attività economiche, in parti­colare nel settore dell’edilizia sui ri­fiuti smaltiti al termine delle costru­zioni. E non saranno tralasciate neanche le attività commerciali. Sempre ai comuni sarà consegnato un manuale snello con le linee gui­da per la gestione dei cumuli di ri­fiuti abbandonati, «spiegando – an­nuncia il commissario – in maniera semplice ma dettagliata, con tutti i riferimenti normativi, i compiti che devono svolgere». E questo secondo la linea della responsabilizzazione. Come per il problema dei rifiuti a­gricoli che colpiscono soprattutto la fascia costiera domiziana, tra Castel Volturno, Villa Literno e Mondrago­ne. «Avremo prossimamente un in­contro, sollecitato dalla Regione, con le organizzazioni degli agricoltori», dice ancora Cafagna. Ai primi di marzo partirà, invece, il corso organizzato sempre dalla Re­gione e destinato alle polizie muni­cipali, sul trema dei rifiuti e del loro abbandono. Con approfondimenti periodici sul sito. 
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