giovedì 22 dicembre 2011
​Si tratta degli 85 licenziati lo scorso 11 dicembre a seguito della soppressione dei treni dalla Sicilia al Nord Italia. Hanno deciso di trascorrere su quel tetto il Natale se non dovessero arrivare ulteriori novità. Intanto hanno consegnato una lettera all'arcivescovo.
Filippo Ghibaudi, segretario Fit Cisl di Como, sulle proteste dei licenziati (da Radio inBlu)
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​I lavoratori dei treni notte di Servirail oggi hanno manifestato arrampicandosi sopra la tettoia della stazione di Messina Centrale in piazza della Repubblica. Si tratta degli 85 ex cuccettisti licenziati lo scorso 11 dicembre a seguito della soppressione dei treni dalla Sicilia al Nord Italia. Hanno deciso di trascorrere su quel tetto il Natale se non dovessero arrivare ulteriori novità. Intanto, oggi hanno consegnato una lettera all'arcivescovo di Messina con la quale chiedono che «svegli le coscienze di una città addormentata. Sappiamo di non essere l'unica emergenza occupazionale di questa comunità e in questo momento di solenne festività religiosa ci stringiamo con le nostre famiglie idealmente in un solo abbraccio con chi vive un disagio simile al nostro. Chiediamo il suo intervento cristiano, che scaldi i cuori dei cittadini di questa città, per una maggiore attenzione al nostro problema, ma sopratutto risvegli l'orgoglio di appartenenza a una terra ormai abbandonata a se stessa e che dobbiamo riconquistarci». La protesta, in varie forme, si protrae ormai da 21 giorni. Ieri i lavoratori hanno bloccato il tram della città dello Stretto.
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