giovedì 25 marzo 2010
Si sarebbe procurato delle ferite alle braccia e alle gambe mentre scriveva lettere indirizzate ai suoi famigliari. Il gesto scoperto dalla moglie. Era uscito una settimana fa dal carcere di Voghera, dov'era detenuto da dicembre per corruzione. Aveva patteggiato 3 anni e 5 mesi di reclusione
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L'ex assessore regionale lombardo, del Pdl Piergianni Prosperini, arrestato lo scorso dicembre per un presunto giro di tangenti legato al marketing televisivo del turismo in Lombardia, ha tentato di togliersi la vita nella sua abitazione in corso Garibaldi a Milano, dove si trovava agli arresti domiciliari. Lo hanno riferito fonti delle forze dell'ordine. Stamattina, riferiscono le fonti, è stata chiamata l'ambulanza nell'abitazione del centro di Milano, in corso Garibaldi, in cui Prosperini si trovava con la moglie. L'uomo politico aveva dei tagli sulle gambe e sulle braccia ed è stato trasportato in codice verde all'ospedale San Carlo, dove è ancora ricoverato.Nell'abitazione, dove ora la polizia scientifica sta effettuando rilievi, dicono le fonti, c'erano delle lettere indirizzate a tutti i familiari in cui Prosperini ha fatto delle considerazioni sulla sua vicenda giudiziaria e anche sull'opportunità del suicidio, nonché sue riflessioni sul suicidio e sul fatto che questo gesto possa essere veramente considerato un peccato o meno. Lettere che ora il pm Alfredo Robledo che indaga sulla vicenda giudiziaria che coinvolge l'ex assessore, riferiscono fonti giudiziarie, sta acquisendo agli atti.In due lettere, alla moglie e alla figlia, riferiscono fonti investigative, l'ex assessore avrebbe chiesto scusa per il suo gesto, chiedendo di non essere condannato moralmente. Una terza lettera ai magistrati invece parlerebbe di una persecuzione giudiziaria che lo avrebbe indotto a compiere un gesto estremo.La settimana scorsa il gip Andrea Ghinetti aveva concesso gli arresti domiciliari a Prosperini, rilevando nella sua ordinanza che la custodia domestica appariva "idonea a garantire le esigenze cautelari", dopo che l'imputato aveva messo a disposizione una somma di denaro a titolo di risarcimento e aveva presentato istanza di patteggiamento con consenso del pubblico ministero.Prosperini era stato arrestato a dicembre con l'accusa di corruzione, turbativa d'asta e truffa aggravata.Secondo gli inquirenti, attraverso l'analisi dei flussi finanziari è stata individuata una presunta "tangente" da 230.000 euro data a Prosperini su conti svizzeri intestati a società fiduciarie.
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