giovedì 28 gennaio 2021
Il premier è stato ascoltato come testimone nell'ambito dell'udienza preliminare del procedimento in cui l'ex ministro Sallvini è imputato per sequestro di persona per il ritardato sbarco dei migranti
Nunzio Sarpietro (Gup di Catania) all'ingresso di Palazzo Chigi per l'audizione del presidente Giuseppe Conte

Nunzio Sarpietro (Gup di Catania) all'ingresso di Palazzo Chigi per l'audizione del presidente Giuseppe Conte - Fotogramma

COMMENTA E CONDIVIDI

Si è conclusa attorno alle 13.30, a Palazzo Chigi, la deposizione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, come testimone nell'ambito dell'udienza preliminare del procedimento Gregoretti per la richiesta di rinvio a giudizio di Matteo Salvini. L'ex ministro dell'Interno è imputato per sequestro di persona (per il ritardo dello sbarco di 131 migranti dalla nave nel luglio del 2019) e per abuso d'ufficio.

Dopo aver ascoltato Conte, il gup di Catania Nunzio Sarpietro ha detto ai giornalisti: "Sulla ricollocazione dei migranti c'era una politica generale di governo. La coralità delle decisioni atteneva alla metodologia generale, poi i singoli eventi erano curati dai singoli ministri". "Il premier Conte è stato molto collaborativo, molto profondo nelle risposte" ha aggiunto. "Ha fatto un'ottima testimonianza che mi ha chiarito tantissimi elementi sulla politica di governo e sulla ricollocazione dei migranti nei vari eventi Sar".

L’udienza era stata fissata a dicembre, quando ancora i venti di crisi non spiravano così forte. E tuttavia Conte si è reso disponibile a non farla slittare, nonostante la situazione politica e le consultazioni in corso.

L’avvocato del leader leghista, Giulia Bongiorno, ha richiesto di far includere nel fascicolo dell’udienza diversi documenti di Palazzo Chigi, fra cui alcune mail inviate ai Paesi Ue per sollecitare la redistribuzione dei migranti soccorsi dalla nave. "Siamo soddisfatti" ha poi commentato. "Conte ha ribadito quanto detto da Salvini. Col governo Conte I c'è stato un cambio di linea sull'immigrazione e si è stabilito che le redistribuzioni dei migranti si decidessero prima degli sbarchi. Il premier ha parlato di gioco di squadra e quella di Salvini non è stata quindi la scelta scellerata di un singolo ministro ma una linea che Conte ha condiviso".

Secondo gli avvocati di parte civile, "il premier Conte ha chiarito che la decisione sul pos (place of safety) per la Gregoretti è stata presa dall'allora ministro dell'interno Matteo Salvini".

Lasciando Palazzo Chigi, il gup ha detto: "Il 19 febbraio sentiremo Luigi di Maio nell'aula bunker della bicocca a Catania e l'ambasciatore Massaro". E ha ricordato: "Non parliamo ancora di reati, stiamo parlando di un processo in cui bisogna accertare se c'è un reato".

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: