martedì 8 aprile 2014
​La diocesi di Novara "ancora una volta esprime profonda tristezza per le sofferenze vissute e manifesta la sua affettuosa vicinanza ai giovani e alle famiglie coinvolti, sostenendoli con la preghiera".
COMMENTA E CONDIVIDI
Sei anni di carcere. È la condanna inflitta dal Gup del Tribunale di Novara all'ex parroco di Castelletto Ticino don Marco Rasia, accusato di aver compiuto atti sessuali su minori, sei ragazzi di 16 anni. Don Rasia era stato arrestato il 12 aprile dello scorso anno. Don Marco ha sempre respinto ogni accusa, sostenendo che i rapporti erano consenzienti e che in un caso ci sarebbe stata una vera e propria relazione. Il Gup lo ha ritenuto responsabile di violenza sessuale, pur riconoscendo la lieve entità di alcuni episodi. La Diocesi di Novara in una nota esprime "profonda tristezza" per la sentenza di condanna di primo grado emessa dal Tribunale di Novara nei confronti di don Marco Rasia e conferma tutta la sua "fiducia" nella magistratura. "La Diocesi - si legge in una nota - ancora una volta esprime profonda tristezza per le sofferenze vissute e manifesta la sua affettuosa vicinanza ai giovani e alle famiglie coinvolti, sostenendoli con la preghiera". E "conferma la fiducia nell'operato della Magistratura, che proseguirà il cammino nel far piena luce sui fatti attribuiti. Resta in attesa degli ulteriori gradi di giudizio, pregando per don Marco e proseguendo nella linea di massima trasparenza, che fin dall'inizio ha voluto seguire in questa triste e dolorosa vicenda".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: