martedì 10 gennaio 2023
Arrestato a Khartoum "il boia di Bani Walid". Nel lager in Libia torturava i profughi per estorcere riscatti alle famiglie uccidendo chi non pagava. Condannato all'ergastolo in Etiopia, era latitante
Un ritratto di Kidane

Un ritratto di Kidane - .

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Dopo quasi due anni di latitanza, il supertrafficante di esseri umani eritreo Kidane Zekarias Habtemariam è stato arrestato dall’Interpol a Khartoum. L’arresto di uno dei capi del traffico di persone sulla rotta orientale africana he parte dal Corno e arriva in Libia è avvenuto il 1° gennaio e la notizia è stata confermata ieri.

Nella capitale del Sudan Kidane, 39 enne, condannato in contumacia all’ergastolo ad Addis Abeba, dal cui tribunale era fuggito a piedi nel febbraio 2021,aveva ripreso a dirigere il traffico verso la Libia di profughi eritrei, etiopi, sudanesi e somali diretti in Europa.

A colui che è staro definito “il boia di Bani Walid” la condanna all’ergastolo è stata comminata per le torture, gli stupri e gli omicidi di migranti sequestrati e detenuti in quel lager libico, un vero e proprio inferno come confermato da diversi report dell’Onu.

A Bani Walid Kidane portava soprattutto chi non aveva i soldi per proseguire il viaggio verso la costa. Le sevizie inflitte ai detenuti e alle detenute, riprese e postate sui social, dovevano convincere i familiari a pagare per la liberazione e la loro vita.

L’accusa è di riciclaggio di denaro negli Emirati Arabi uniti, dove il criminale eritreo verrà estradato. Dopo il processo potrebbe venire estradato in Olanda, la cui procura generale lo ha definito “il trafficante più ricercato tra Europa e Africa”. I Paesi Bassi lo vogliono processare per le accuse di violenze e stupri commessi nel lager libico ai danni di cittadini africani oggi rifugiati in Olanda. Anche l’Etiopia lo attende per scontare l’ergastolo.

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