mercoledì 26 febbraio 2014
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Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano oggi è stato in visita a Catania dove, all'ex Monastero dei Benedettini ha partecipato all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università del capoluogo Etneo. Inoltre ha incontrato i lavoratori della STmicroelectronics, industria ad alta tecnologia. Diversi i temi toccati nei suoi interventi. Numerosi però sono stati i riferimenti all'azione che il nuovo governo deve portare avanti. Tra i punti centrali l'Europa. «Non dobbiamo ridurre gli sforzi nel campo delle politiche europee - ha detto Napolitano -. Serve una continuità di sforzo, al di là del cambiamento di governo, per esempio, nel pieno utilizzo dei fondi europei».Parlando dello scarso uso dei Fondi strutturali europei ha spiegato come si debba recuperare «in extremis» quel che resta dei fondi 2006-2013, e soprattutto governo e Regioni si devono «rapidamente attrezzare per ottenere il massimo supporto» dell'Europa per quanto riguarda i fondi del periodo 2014-2020. In quest'ottica le Regioni devono abbandonare quel tanto di «autoreferenzialità e tendenza all'arroccamento» che ha reso farraginoso il rapporto con l'amministrazione centrale facendo in modo di aderire «ad una concertazione nazionale alla quale si è finora resistito» per un uso pieno e razionale dei fondi strutturali. Sempre in chiave europea Napolitano ha notato che la crisi del debito sovrano e l'aggiustamento dei conti pubblici «hanno assorbito tutte le attenzioni e le energie» dell'Europa, ma «ora abbiamo bisogno di uno spostamento di attenzione su altre politiche, in particolare sulla politica industriale». Poi Napolitano ha affrontato il nodo delle riforme. «Questo governo ha scandito con forza il proprio impegno alla riforma del titolo V, una riforma delle riforme. Cosa eccezionale perché è già difficile fare le riforme e c'è una necessità acuta di correzioni». E c'è «una necessità acuta di correzioni e di riequilibrio nel rapporto tra amministrazione centrale e Regioni». Il presidente della Repubblica si è anche rivolto a un gruppo di operai della Micron, un'azienda di microelettronica che ha in progetto di licenziare 416 persone in Italia, che lo hanno atteso all'uscita della sede della STmicroelectronics. «Posso solo dire che a livello di governo nazionale e di Commissione Europea rappresenterò le vostre urgenze e l'attenzione alla vostra realtà, perché rappresentate un capitale umano prezioso. Servono sforzi congiunti e soluzioni adeguate». In municipio Napolitano ha incontrato Serena Cacciola, la studentessa di 16 anni del III Liceo scientifico di Linguaglossa, autrice di una delle lettere che il capo dello Stato ha letto nel suo discorso di fine anno il 31 dicembre. «Spero non ti sia dispiaciuta che mi sia appropriato della tua lettera», le ha detto il Presidente. La ragazza ha replicato che la cosa gli ha «fatto invece molto piacere perché ha parlato con la voce delle persone che non sono potenti». Il Capo dello Stato le ha fatto i complimenti: «Era scritta bene» e le ha fatto «tanti auguri». Infine la ragazza gli ha consegnato dei libri, compreso un testo su suo nonno che ha 90 anni, e Napolitano ha commentato: «È quasi mio coetaneo».
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