venerdì 12 dicembre 2014
​Ben 500 dei 568 studenti del Liceo Stellini di Udine avevano chiesto, con tanto di petizione, la celebrazione nella vicina basilica delle Grazie, al termine delle lezioni dell’ultimo giorno di scuola. Ma il preside ha detto no.
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Ben 500 dei 568 studenti del Liceo Stellini di Udine hanno chiesto, con tanto di petizione, la celebrazione della Messa di Natale - animata dal Coro e orchestra dell’istituto - nella vicina basilica delle Grazie, al termine delle lezioni dell’ultimo giorno di scuola, Ma il preside Giuseppe Santoro ha detto di no, in ottemperanza alle normative che prevedono una collocazione in orario extrascolastico per gli atti di culto. La celebrazione avverrà la sera di venerdì 19 dicembre alle 18.30 nella chiesa del Carmine a Udine.  «La Messa di Natale è una tradizione a cui teniamo molto – spiega Aurora Padrini, rappresentante degli studenti in Consiglio d’Istituto – sono oltre un centinaio i ragazzi che fanno parte chi del coro, chi dell’orchestra e si preparano da settembre per questo appuntamento». Alcuni studenti sono anche di altre religioni o atei, ma hanno sempre partecipato. «In effetti – puntualizza Andrea Nunziata, vicepreside e docente di Religione – la normativa dagli anni ’90 non rende più possibile deliberare una lectio brevis per fare la Messa. Allo Stellini, però, finora si era chiuso un occhio, vista anche la situazione di particolare affezione degli studenti per questa tradizione». L’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzocato, in occasione della recente celebrazione per il 14° anniversario della sua ordinazione episcopale e il 42° di ordinazione presbiterale, ha inviato a guardarsi dalla «tentazione dell’uomo di nascondersi da Dio» attraverso magari «il mai compreso senso della laicità, con una società e uno stato che vivono senza alcun segno di Dio. Così – ha spiegato l’arcivescovo – viene fuori che non si possono fare i presepi, che non si possono mettere i crocifissi. Ma questa è una laicità falsa, vuota, fatta di uomini che si difendono da Dio, al pari di Adamo che ha risposto con la superbia al Padre che lo stava cercando».
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