mercoledì 24 novembre 2010
Silvio Berlusconi propone all'Udc di dare l'appoggio esterno al suo governo, ma Cesa ribatte con un «no grazie, si dimetta». Il premier ribadisce poi di essere sicuro di ottenere la fiducia di entrambi i rami del Parlamento il 14 dicembre ma che, qualora la maggioranza non fosse adeguata, rimetterà il mandato per andare a elezioni anticipate. E a Fini dice: sia lui a dimettersi. Si affaccia Montezemolo, che annuncia un impegno più forte.
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Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, propone all'Udc di Pier Fernando Casini di dare l'appoggio esterno al suo governo. In una conferenza stampa il premier ribadisce di essere sicuro di ottenere la fiducia di entrambi i rami del Parlamento il 14 dicembre ma che, qualora la maggioranza non fosse sufficientemente robusta per portare avanti il programma rimetterà il mandato nelle mani del Capo dello Stato per andare a elezioni anticipate.Nessuno spazio dunque per un governo senza di lui. Alla domanda se pensasse all'Udc nel governo, Berlusconi ha risposto: "Bisogna domandarlo a Casini. Penso che l'Udc abbia perso una enorme occasione quando ci fu l'operazione dei cosiddetti finiani, in un momento di crisi globale, quando era assolutamente importante continuare con un governo solido e tre anni di lavoro davanti"."C'era l'occasione [per l'Udc] di avanzare e di fare l'interesse del Paese appoggiando il governo dall'esterno. Credo che sia stata e sia ancora oggi una occasione straordinaria lasciata cadere. È il suggerimento che do ai signori dell'Udc", ha precisato Berlusconi. Berlusconi, convinto di avere la fiducia in entrambe le Camere senza includere i centristi - "no, non includo l'Udc" - ha spiegato che se "non sarà possibile governare perché non avremo una maggioranza possibile per le riforme, è chiaro che ci recheremo dal Capo dello Stato con la fiducia delle Camere per chiedere nuove elezioni e torneremo dagli elettori". Esclude poi, in caso di sfiducia, di dare il proprio via libera a un governo di centrodestra allargato all'Udc ma non guidato da lui: "Io credo che il passo indietro dovrebbe farlo qualcun altro, il presidente della Camera per primo. Ha fondato un nuovo partito fondato solo sulla sua figura di leader, i nostri elettori non vogliono questo", ha detto richiamando sondaggi secondo i quali il suo apprezzamento sarebbe al 50%.LA RISPOSTA DI CESA«Ringraziamo Berlusconi per i consigli che ci ha dato, ma sono troppo interessati per risultare credibili. Pensi lui all'interesse del Paese e non perda un'occasione storica: si dimetta e apra una fase politica nuova". Lo afferma il segretario nazionale dell'Udc Lorenzo Cesa, replicando alle parole del presidente del Consiglio sull'Udc.SI FA AVANTI MONTEZEMOLOLuca Cordero di Montezemoloannuncia un suo impegno più deciso; lancia frecciate alla politica degli ultimi quindici anni, governo Berlusconi conmpreso, e invoca una "ricostruzione corale del Paese". Durante la presentazione delle proposte di Italiafutura per l'occupazione giovanile, Montezemolo afferma che "il oneman show è finito". "Lo sforzo corale di ricostruzione della nostra nazione deve vedere la partecipazione di moltissimi, non di pochi che si sentono superman" ha aggiunto l'ex presidente di Confindustria, annunciando un suo più forte impegno: "So di essere una persona fortunata e privilegiata. Ho fatto molto nella vita e dalla vita sono stato ripagato congrande generosità. Per questo sento di avere il dovere di farequalcosa per il Paese". Montezemolo ha quindi spiegato che da oggi la sua fondazione scenderà in campo in modo più attivo.
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