lunedì 6 novembre 2023
A guidarla, domenica, il vescovo Trevisi, con al suo fianco il rabbino capo, Meloni, il presidente della Comunità islamica locale, Omar Akram e i rappresentanti delle altre Chiese cristiane
Le religioni in preghiera per la pace a Trieste

Le religioni in preghiera per la pace a Trieste - ANSA

COMMENTA E CONDIVIDI

Una preghiera silenziosa, rivolti verso il mare, per chiedere la pace. A guidarla il vescovo di Trieste, monsignor Enrico Trevisi, con al suo fianco il rabbino capo, Eliahu Alexander Meloni, il presidente della Comunità islamica locale, Omar Akram e i rappresentanti delle altre Chiese cristiane e confessioni. È così che domenica a Trieste le diverse comunità religiose triestine hanno chiesto, con 15 minuti di silenzio, lo stop del conflitto in Medioriente. Circa 1.500 persone - secondo la stima della Questura - hanno accolto l'invito a riunirsi lungo il molo Audace, sulle rive, per guardare il mare e «gridare in silenzio il dolore di tanti uomini e donne che piangono per le immani violenze che stanno insanguinando i popoli». «Dio - ha detto monsignor Trevisi - non vuole né questa, né nessuna guerra». Per il presidente della comunità islamica comunità diverse comunità possono convivere assieme e «non dobbiamo consentire che l'odio prevalga». «Il mio pensiero - ha affermato Omar Akram - va a tutte le persone innocenti e ai civili che soffrono da ambedue le parti, ai bambini soprattutto: i bambini sono tutti uguali, non meritano questa fine, di finire sotto i bombardamenti. Questa è la sofferenza più grande, la tragedia che tocca tutti noi».

​Ecco il testo della preghiera.

La guerra e la sofferenza e la morte di tanti uomini, donne e bambini ci lasciano sgomenti.

Dio non vuole né questa, né nessuna guerra.

Oggi noi nel nome dell’unico Dio ci siamo riuniti per chiedere

che venga permesso il ricongiungimento delle famiglie,

che cessi la violenza delle armi

che con umanità ci si prenda cura della popolazione civile che si riprenda il dialogo.

Noi qui riuniti vogliamo essere un segno che ci si può parlare rispettandosi e accogliendosi nella diversità di ognuno,

e così chiediamo il pieno rispetto di tutti, di ogni persona,

perché tutti abbiamo la stessa dignità davanti a Dio Creatore.

Dio ascolta il grido di chi piange.

Dio chiede a tutti il coraggio di fare un passo

per cercare di comprendere il dolore dell’altro che abbiamo di fronte.


Eliahu Alexandre Meloni, Rabbino capo di Trieste

Enrico Trevisi, Vescovo di Trieste

Omar Akram, Presidente della Comunità Islamica di Trieste

Con la partecipazione delle Chiese cristiane e delle confessioni religiose della città

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI