giovedì 31 marzo 2016
L’inchiesta riguarda delle attività illecite intorno a un impianto di smaltimento di rifiuti a Potenza, e ha portato all’arresto di cinque persone (ai domiciliari): tra gli indagati Gianluca Gemelli, fidanzato della ministra Guidi.
Potenza, indagine sul centro olii Tempa Rossa
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Le indagini dirette dalla procura della Repubblica di Potenza e coordinate dalla Direzione Nazionale Antimafia, che si sono avvalse di intercettazioni sia telefoniche che ambientali, acquisizioni di documenti e informazioni, hanno portato stamattina all'esecuzione - da parte della polizia - di cinque misure cautelari e 24 indagati tra pubblici amministratori ed imprenditori per le ipotesi di corruzione propria ed impropria, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, traffico di influenze illecite, peculato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e corruzione elettorale. In particolare, spiega la polizia in una nota, le indagini svolte tra la fine 2014 e l'inizio del 2015 hanno svelato un ben sperimentato e consolidato sistema di malaffare caratterizzato da tutta una serie di reati contro la pubblica amministrazione, da parte di quelli che allora erano sindaco, vicesindaco, ed alcuni ex assessori ed ex consiglieri del comune di Corleto Perticara (Potenza), che si è tradotto in condotte concussive e o di corruzione a danno e vantaggio di taluni imprenditori interessati e non, a vario titolo, al progetto per lo sfruttamento del giacimento petrolifero denominato Tempa Rossa, in fase di realizzazione nei territori dei Comuni di Corleto Perticara, Guardia Perticara e Gorgoglione. In relazione al Centro Olii di Tempa Rossa, ubicato a Corleto Perticara e gestito da Total, le indagini si sono concentrate sulle procedure di gestione osservate dagli amministratori comunali di Corleto Perticara e sulle condotte illecite assunte da alcuni di loro spesso con l'interessato consenso di alcuni imprenditori. Figura centrale è il sindaco di Corleto Perticara dell'epoca, Rosaria Vicino che, insieme all'allora vicesindaco, Giovambattista Genovese, e alcuni ex assessori ed ex consiglieri, aveva un atteggiamento di assoluta prevaricazione nei confronti delle imprese interessate ad ottenere l'aggiudicazione dei lavori per la realizzazione del Centro Olii. Autori di concussione e di corruzione, gli amministratori pubblici finivano, secondo gli inquirenti, col condizionare il rilascio delle necessarie autorizzazioni, richieste da imprese del settore petrolifero, all'assunzione di lavoratori e di manodopera, individuati secondo logiche di totale clientelismo che finivano col danneggiare l'equa distribuzione delle offerte di lavoro. Il quadro probatorio così ricostruito ha reso opportuna l'adozione di diverse misure cautelari ed interdittive nei confronti di Rosaria Vicino, consigliere comunale del Pd a Corleto Perticara, già sindaco fino al maggio 2015 e già assessore alla provincia di Potenza con delega all'Edilizia Scolastica e alla Pubblica Istruzione fino al maggio 2014. A suo carico è stata disposta la misura degli arresti domiciliari. Nei confronti di Giovambattista Genovese è scattata la misura del divieto di dimora nel comune di Corleto Perticara. Sospensione dell'esercizio dell'attività imprenditoriale per gli imprenditori Lorenzo Marsilio, amministratore della società Sudelettra srl di Matera e Vincenzo Clemente,titolare della G.C. Gestione comunità Srl, affidataria della gestione della Casa di Riposo e Residenza Protetta per Anziani "Giovanni Paolo II" di Corleto Perticara. Un altro aspetto che ha dato origine ed ha interessato le indagini riguarda l'elargizione da parte di Sviluppo Basilicata S.p.A. - in assenza dei requisiti previsti - di un contributo pubblico in favore della Outsourcing s.r.l. società creata ad hoc da alcuni degli indagati, tra cui anche il figlio di Vicino, al fine di 'sfruttare' al meglio le enormi risorse finanziarie legate alle attività estrattive nel sottosuolo della Basilicata. Stamattina sono anche state eseguite dalla polizia, su mandato dei giudici di Potenza, perquisizioni nei confronti di Gianluca Gemelli, commissario di Confindustria Siracusa, e nei confronti delle società Ponterosso Engineering srl e Its Industrial Technical Services srl con sede ad Augusta, provincia di Siracusa, di cui Gemelli è rispettivamente di amministratore unico e di socio. Gemelli, compagno della ministra Federica Guidi, è indagato fra le altre cose anche per traffico di influenze illecite, avendo goduto di una posizione di riguardo e di benevolenza nell'ambito dei rapporti commerciali allacciati con la società Total, ottenendo per esempio un immediato sblocco dell'aggiudicazione di un sub-appalto con la società Tecnimont(entrambe le società erano interessate nella realizzazione del progetto "Tempa Rossa") - frutto della estrema disponibilità, chiaramente motivata da interessi di natura imprenditoriale, che lo stesso avrebbe manifestato verso la Total. Gemelli avrebbe sfruttato il proprio legame con la ministra dello Sviluppo Economico Guidi nelle vicende ed i passaggi che riguardavano l'approvazione di un emendamento alla legge di stabilità 2015, che avrebbe "sbloccato" anche il progetto "Tempa Rossa" - ovvero la possibilità di allacciamento alla rete Snam Rete e Gas e con l'oleodotto della raffineria di Taranto. Quest'ultima parte del progetto "Tempa Rossa" ha in effetti assunto nel contesto segnalato un'importanza notevole, poiché proprio in relazione allo stesso sono state attivate forme di ingerenza e pressioni da parte degli indagati anche verso gli organi nazionali.
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