sabato 29 ottobre 2016
Secondo la ricostruzione dell'Anas, il camion carico di bobine di acciaio, che ha causato il crollo del ponte sulla Statale 36, pesava 108 tonnellate. Prosegue il rimpallo di responsabilità
Ponte crollato, l'Anas: «Il Tir pesava troppo»
COMMENTA E CONDIVIDI

Pesava 108 tonnellate, il tir che ieri ha causato il crollo del ponte sulla Statale 36, in provincia di Lecco, provocando la morte di un uomo e il ferimento di altre cinque persone, tra cui tre bambini. Lo comunica l'Anas, in una nota, nella quale l'Ente delle strade precisa di non aver autorizzato il trasporto eccezionale. Nello stesso comunicato, Anas ribadisce la propria versione dei fatti, confermando di aver «ripetutamente» sollecitato «gli addetti alla mobilità della Provincia di Lecco», affinché predisponessero «l'immediata chiusura» della provinciale 49 nel tratto comprendente il cavalcavia, «perché poteva esserci un pericolo».

Diversa la ricostruzione dell'amministrazione provinciale. «Anas non ci ha trasferito l'urgenza di chiudere la strada», ricorda il dirigente dell'Ufficio viabilità, Angelo Valsecchi, ricordando che «il ponte è di proprietà di Anas» e che «il trasporto eccezionale non è stato autorizzato dalla Provincia di Lecco».

Sul rimpallo di responsabilità, interviene anche il presidente della Provincia di Lecco, Flavio Polano: «Sono davvero rammaricato - commenta - per le comunicazioni rilasciate da Anas dopo l’evento con una tempistica quasi cronometrica, che addossano le responsabilità alla Provincia di Lecco, rispetto a una sequenza di fatti e circostanze che saranno chiariti dalle inchieste aperte, le quali stabiliranno le responsabilità».


Intanto, per tutta la scorsa notte e anche oggi è proseguita la rimozione della campata del ponte crollata. Soltanto nel cuore della notte è stata recuperata la salma di Claudio Bertini, il 68enne di Civate, unica vittima del disastro. Infine, La procura di Lecco compirà accertamenti anche per ricostruire la “storia” del ponte dove, già nel 2006, avvenne un incidente con un autocarro che si era incastrato. Per questo il procuratore capo, Antonio Chiappani e il pm titolare del fascicolo Nicola Preteroti si riuniranno con vigili del fuoco, agenti della polizia stradale e della questura per un prima valutazione dell'accaduto.


Per accertare le responsabilità del crollo, che ha causato un morto e alcuni feriti, sarà necessario acquisire anche la corrispondenza tra Anas e Provincia di Lecco delle ore precedenti al crollo. L'inchiesta non ha ancora una ipotesi di reato formalizzata: si procederà certamente per omicidio colposo ma si valuta anche quella disastro colposo. Per il procuratore capo di Lecco, dal momento che è morta una persona è inevitabile che si indaghi per omicidio colposo, mentre «è da valutare se il crollo sia configurabile come disastro». Per questo bisognerà «accertare l'incidenza del peso di quel articolato e la resistenza della struttura».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: