giovedì 22 dicembre 2011
​Non si è ancora fatta luce sulle cause che hanno portato al cedimento di uno dei pilastri del pergolato esterno della Casa di Loreio Tiburtino. Il segretario generale del Mibac annuncia gli interventi di diagnosi delle insulae e di mitigazione del rischio idrogeologico.
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​Non si è ancora fatta luce sulle cause che hanno portato al crollo di uno dei pilastri del pergolato esterno della Casa di Loreio Tiburtino (Regio II, Insula II) agli scavi archeologici di Pompei. Lo rende noto la soprintendente speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei. Dall'ufficio stampa del sito archeologico spiegano che il pilastro crollato non era portante ma era soltanto un elemento decorativo, privo di peso, per cui il crollo appare ancora più singolare. L'intera area ora è stata posta sotto sequestro per condurre le indagini che permetteranno di far luce sull'accaduto. Domani mattina alle 10 la soprintendente sarà  presente davanti alla Domus.Intanto i tempi per gli interventi a Pompei si possono accelerare. Lo dice il segretario generale del Mibac Antonia Pasqua Recchia che annuncia: «Nei primi mesi del 2012 partiranno gli interventi di diagnosi delle insulae e di mitigazione del rischio idrogeologico. I primi interventi di restauro e messa in sicurezza (39 progetti per 47 milioni) saranno messi a bando nei primi mesi del 2012 ed i cantieri avviati entro la prima metà dell'anno».
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