giovedì 12 maggio 2016
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Non c’è il nome del sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo (Pd), nell’elenco dei 70 indagati (60 persone e dieci società, tra le quali Eni) a cui ieri sono stati notificati i primi avvisi di conclusione delle indagini preliminari sulle estrazioni petrolifere in Basilicata, per la parte che riguarda i reati ambientali ed alcuni episodi di corruzione. La notizia dell’imminente richiesta di archiviazione per De Filippo, e per altri indagati, è arrivata nel giorno in cui sono state rese note le motivazioni della decisione del Tribunale del Riesame di Potenza di confermare i sequestri degli impianti della compagnia petrolifera, evidenziando che l’accusa contro la compagnia del cane a sei zampe è «fondata». Per Eni, invece, il centro oli di Viggiano «rispetta le best practice internazionali ».
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