martedì 25 agosto 2009
Un peschereccio della flotta di Mazara del Vallo (Tp), il 'Chiaraluna', con a bordo sette uomini di equipaggio (tre italiani e quattro tunisini) è stato sequestrato all'alba da una motovedetta di militari tunisini a sud del canale di Sicilia, mentre si trovava in acque internazionali. Il presidente della Regione si è attivato con la Farnesina. 
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Un peschereccio della flotta di Mazara del Vallo (Tp), il 'Chiaraluna', con a bordo sette uomini di equipaggio (tre italiani e quattro tunisini) è stato sequestrato all'alba da una motovedetta di militari tunisini a sud del canale di Sicilia. Nel marzo scorso il "Chiaraluna" era stato sequestrato dalle autorità libiche mentre si trovava a circa quaranta miglia a Nord della costa africana. Allora a bordo si trovavano dieci uomini di equipaggio (sei tunisini e quattro italiani).Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, appresa la notizia del sequestro del peschereccio "Chiaraluna" di Mazara del Vallo (Trapani) da parte di una motovedetta tunisina si è attivato con il ministero degli Esteri "affinchè, tenuto conto del fatto che il peschereccio al momento del sequestro stava operando in acque internazionali, si adoperi presso le autorità locali per una rapida liberazione".Quando è stato fermato dalla motovedetta tunisina, il "Chiaraluna" si trovava in navigazione solo da qualche ora. Ieri, infatti, aveva attraccato a Lampedusa a causa di un problema a un verricello e all'albaaveva ripreso il mare per dirigersi nella zona del così detto Mammellone, un tratto di mare nel Canale di Sicilia particolarmente ricco di pesci. A Lampedusa era stato sbarcato anche un marittimo italiano dell'equipaggio, inizialmente composto da 8 uomini, ed era stato scaricato tutto il pescato. Le sitve, dunque, sarebbero state vuote al momento del fermo. Il peschereccio, al comando del mazarese Angelo Giacalone, 45 anni, è stato condotto nel porto tunisino di Sfax.Oltre al comandante Angelo Giacalone, sul "Chiaraluna" si trovano i mazaresi Francesco Pernici, 51 anni, direttore di macchina, e Salvatore Asaro, 56 anni, nostromo, e i tunisini Abdel Karim Amara, 27 anni, Rachem Rettani, 38 anni, entrambi marinai, e Youfef Ben Oun, 47 anni, e Said Doumi, 50 anni, addetti alle macchine. Il peschereccio era salpato da Mazara del Vallo il 31 luglio scorso e il suo rientro era atteso per il 31 agosto, quando la battuta di pesca si sarebbe conclusa perchè dal primo settembre inizia il periodo di fermo biologico. Durante le attività nel Canale di Sicilia, il natante aveva però avuto un'avaria a uno dei verricelli e per questo ieri aveva fatto una sosta a Lampedusa, da dov'era salpato all'alba di oggi.
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