venerdì 5 dicembre 2014
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Il 41,3% dei pensionati percepisce un reddito da pensione sotto i 1.000 euro al mese, il 39,4% tra 1.000 e 2.000 euro; il 13,7% percepisce tra 2000 e 3000 euro, mentre la quota di chi supera i 3.000 euro mensili è pari al 5,6% (4,3% tra 3.000 e 5.000 euro; 1,3% oltre 5.000 euro). È quanto calcola l'Istat sui trattamenti pensionistici del 2013Nel dettaglio il 33,7% delle pensioni è di importo mensile inferiore a 500 euro (incidendo per l'11,1% sulla spesa pensionistica complessiva) e una quota analoga (32,4%) raggruppa le prestazioni con importo tra i 500 e 1.000 euro. Poiché più trattamenti possono essere erogati allo stesso beneficiario, spiega l'Istat, solo il 41,3% dei pensionati percepisce meno di 1.000 euro mensili. In oltre i tre quarti dei casi (76,0%) i titolari di pensioni sociali percepiscono redditi di importo mensile inferiore a 1.000 euro (il 38,9% non supera i 500 euro). La quota scende a meno della metà tra i pensionati di invalidità, anche civile (rispettivamente 44,7% e 40,8%) e a meno di un terzo tra i titolari di pensioni di vecchiaia (29,9%) e tra i superstiti (34,6%). Escludendo i beneficiari di pensioni sociali, la quota più elevata di redditi che non superano i 500 euro si registra tra i titolari di pensioni di invalidità civile: sono il 27,8 contro il 21,1% registrato per le indennitarie, l'8,1% dei superstiti, il 5,5% delle pensioni di invalidità e il 5,0% di quelle di vecchiaia. I titolari di pensioni di vecchiaia (il 25,6%), di pensioni indennitarie (26,3%) e i pensionati di guerra (32,2%) sono invece i più presenti nelle classi di reddito pensionistico superiori a 2.000 euro mensili.
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