venerdì 25 febbraio 2011
Circa duecento aderenti al Movimento Pastori Sardi stanno manifestando davanti alla sede di Borsa Italiana in piazza Affari a Milano. I pastori, tenuti lontani dall'edificio dalle forze dell'ordine, protestano contro la «speculazione degli industriali contro le piccole aziende - spiega Felice Floris, un loro portavoce - perché ci pagano il latte meno di quello che a noi costa produrlo». 
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Circa duecento aderenti al Movimento Pastori Sardi stanno manifestando davanti alla sede di Borsa Italiana in piazza Affari a Milano. I pastori, tenuti lontani dall'edificio dalle forze dell'ordine, protestano contro la "speculazione degli industriali contro le piccole aziende - spiega Felice Floris, un loro portavoce - perché ci pagano il latte meno di quello che a noi costa produrlo". Secondo Floris, "a noi produrre il latte di pecora costa 80/90 centesimi al litro ma ce lo pagano 60/65". I pastori, giunti in nave nella mattinata, hanno protestato perché "ci hanno tenuti un'ora e mezza al porto di Genova - riferisce uno di loro - quando di solito si impiegano 40 minuti. Non ci vogliono qui a protestare". Non è escluso un possibile traferimento della protesta davanti a Villa San Martino ad Arcore, residenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: "i pastori sono un movimento democratico - ha spiegato Floris - decideranno loro se andare ad Arcore". Nel mirino dei pastori c'è "il controllo delle produzioni agro-zootecniche e della commercializzazione mondiale in mano a  poche multinazionali che Nestlè, Carrefour, Monsanto e altre, che aumentano i loro profitti in maniera vergognosa a spese dei consumatori e degli agricoltori".
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