lunedì 24 febbraio 2014
L'ex ministro è convinto della bontà del suo progetto e lo ha presentato domenica 23 febbraio a Roma, sfidando il rischio di venire eclissato dall’attenzione verso il nuovo esecutivo.
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Quando aveva programmato l’evento, non poteva immaginare che il giorno prima del suo annuncio pubblico Matteo Renzi si sarebbe insediato a Palazzo Chigi con un’agenda ancora più ambiziosa. E che il presidente del Consiglio farà di tutto per fare dimenticare tutta la "vecchia" politica. Ma Corrado Passera è convinto della bontà del suo progetto e lo ha presentato domenica 23 febbraio a Roma, sfidando il rischio di venire eclissato dall’attenzione verso il nuovo esecutivo. «Un programma che è anche politico quello di “Italia Unica”», ha fatto sapere: «Un lavoro di molti mesi che ha come obiettivo dimostrare che si può rimettere in moto il Paese per venire incontro a esigenze delle famiglie, delle imprese e delle comunità». Dopo il lancio nella capitale, l’ex ad di Banca Intesa e Poste Italiane ed ex ministro del governo Monti comincerà un tour per lo Stivale, «in modo tale che il programma sia collettivo e condiviso». L’obiettivo è costituire un vero soggetto politico da giugno in poi. Quando, dopo le Europee, il quadro italiano si sarà stabilizzato. Secondo Passera, economia e occupazione possono essere rilanciati muovendo 400 miliardi, con una riduzione di almeno 50 miliardi al carico fiscale ed una lotta all'evasione che parta dal premiare chi non evade, restituendo l'Iva a chi paga con moneta elettronica. Il rimborso dei debiti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese (l'ex ministro parla di 100 miliardi), il potenziamento della Cassa Depositi e Prestiti su modello tedesco e il corretto utilizzo dei fondi Ue sono i principali punti operativi che “Italia Unica” mette sul tavolo, insieme con una radicale semplificazione burocratica che introduca l’anagrafe degli incarichi.
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