martedì 20 agosto 2013
​Si è conclusa con un congelamento dei conti correnti e del testamento l'udienza al tribunale civile di Brescia sull'eredità di don Giulio Gatteri, il defunto parroco di San Sebastiano (Lumezzane). La Curia: tutela del patrimonio della parrocchia e della memoria di don Giulio.
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Si è conclusa con un congelamento di fatto dei conti correnti e del testamento l'udienza al tribunale civile di Brescia sull'eredità di don Giulio Gatteri, il defunto parroco di San Sebastiano (Lumezzane) che ha lasciato un ingente patrimonio alla propria collaboratrice domestica. Le parti, da un lato la parrocchia, dall'altro la 52enne moldava Valentina, sono arrivate a una sorta di moratoria volontaria affinché possano essere effettuate le verifiche sui conti correnti. L'udienza davanti al giudice del Tribunale civile di Brescia è stata rinviata a novembre. La vicenda inizia con la morte di don Gatteri, per 20 anni (dal 1993 a poche settimane fa) parroco a Lumezzane San Sebastiano. Nel suo testamento don Giulio ha lasciato un patrimonio inaspettato - si parla di 800 mila euro - alla collaboratrice domestica.La Curia diocesana di Brescia, attraverso un comunicato firmato da don Gian Pietro Girelli, direttore dell'Ufficio amministrativo, fa sapere che "l'intenzione della parrocchia è di compiere verifiche contabili approfondite al fine di tutelare i beni di tutta la comunità e, si ritiene, contemporaneamente, la memoria di don Gatteri", peraltro ricordato per l'impegno profuso in 20 anni di ministero e "per la realizzazione di opere parrocchiali sinificative".Verificando la situazione economica della parrocchia dopo la scomparsa del sacerdote, spiega nella nota don Gian Pietro Girelli, "ci si è resi conto che alcune recentissime operazioni effettuate prima del decesso non trovavano giustificazione apparente, particolarmente in riferimento al disinvestimento di fondi della parrocchia e al trasferimento degli stessi dai conti della parrocchia al conto personale di don Giulio Gatteri", peraltro senza le "necessarie autorizzazioni da parte della Curia diocesana, che il codice canonico prevede a tutela dei beni della comunità parrocchiale".Per questo l'amministratore parrocchiale che ha preso in consegna la gestione della parrocchia dopo la scomparsa di don Giulio Gatteri, don Roberto Ferazzoli, ha deciso di rivolgersi alle autorità competenti.Durante l'udienza che si è tenuta in mattinata al tribunale civile di Brescia "le parti - specifica nella nota il legale della parrocchia, avvocato Enrico Bertoni - concordemente hanno deciso di procedere a una verifica contabile incrociata del conto personale del defunto don Giulio Gatteri, come con quelli della parrocchia. Nel frattempo, sempre concordemente, le parti hanno deciso che le somme rimarranno depositate presso la banca".
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