sabato 13 novembre 2021
Primo bilancio del programma "Volontari per l'educazione" di Save the Children a un anno dal suo avvio.: 1.500 gli studenti a rischio seguiti via web da 950 studenti universitari di quattro atenei
Maria, sudentessa universitaria volontaria, mentre aiuta nei compiti di inglese una ragazza

Maria, sudentessa universitaria volontaria, mentre aiuta nei compiti di inglese una ragazza - Francesco Alesi per Save the Children

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La didattica a distanza, spauracchio per tanti studenti, può essere anche la soluzione alle loro difficoltà a seguire le lezioni via web. Fino a diventare un antidoto, uno strumento agile per arruolare volontari impegnati nel contrasto alla dispersione scolastica. È il programma “Volontari per l’Educazione”, lanciato da Save the Children fin dal primo lock down. Le lezioni su internet, surrogato della scuola in presenza, sono tuttora utilizzate per le classi temporaneamente in quarantena per casi di positività. Lo stesso strumento, calibrato in percorsi individuali, è stato prezioso per 1.500 studenti a rischio tra 9 e 16 anni in 16 regioni italiane che, grazie alla segnalazione di 100 scuole e associazioni, hanno avuto accesso ad un sostegno allo studio a distanza, assicurato da 950 volontari che hanno aderito al programma nazionale lanciato a dicembre da Save the Children.

L’organizzazione ha rilanciato il progetto al Politecnico di Milano con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui). Ad oggi le adesioni di nuovi volonatrai arrivano a più di 2.700 "docenti via web", in gran parte universitari di decine di atenei di tutta Italia. Migliaia di bambine, bambini e adolescenti, a rischio di abbandono, saranno raggiunti ancora durante l’anno in corso e il prossimo 2022-23. Dopo una formazione specifica e con il supporto di educatori, i volontari seguono settimanalmente, online, bambini e ragazzi in modo individuale o per piccoli gruppi, rispondendo alle esigenze specifiche dei beneficiari individuati in collaborazione con le scuole.

Per le bambine, bambini e adolescenti che vivono in territori, quartieri e contesti più deprivati e fragili, le difficoltà della didattica a distanza e la chiusura a singhiozzo delle scuole a causa del Covid-19 hanno amplificato ulteriormente il rischio di abbandono del percorso scolastico. In un sondaggio di Save the Children tra oltre mille docenti, il 6,5% ha segnalato almeno un caso di abbandono nella scuola. gli ultimi dati Invalsi registrano una crescita evidente della “dispersione implicita”, il livello insufficiente di preparazione in italiano, matematica e inglese alla fine del percorso di istruzione, aumentata dal 7 al 9,5% su base nazionale.

Per questi studenti, recuperare l’apprendimento perso in una o più materie, o preparare l’esame di terza media, significa anche e soprattutto riconquistare fiducia in se stessi e nella scuola, e quindi nel proprio futuro. Un’esperienza positiva vissuta nel secondo semestre 2021-21 da oltre 1.500 studenti tra i 9 e i 16 anni. Provenienti da 43 diverse università italiane e scuole di alta formazione, i tutor volontari, in prevalenza ragazze (84%), dopo un percorso di formazione hanno messo le loro competenze a disposizione degli studenti segnalati dalle scuole, in un percorso di 36 ore, individualmente o a piccoli gruppi e con cadenza settimanale o bi-settimanale. Tra i 1.500 studenti beneficiari che hanno registrato progressi nella preparazione, il 47% era di origine straniera, 58% maschi, il 68% di scuola media, 29% elementari.

Il programma rilanciato nella sua seconda fase, che conta su 2.700 adesioni di tutor volontari e più di 300 nuove richieste di studenti beneficiari, punta a raggiungere nei prossimi due anni scolastici migliaia di bambine, bambini e adolescenti a rischio dispersione. Dalle impressioni raccolte al termine della prima fase del programma, 3 volontari su 4 ritengono molto positiva l’esperienza fatta e il 95% la consiglierebbe ad un amico/a. Le Università che hanno contribuito maggiormente con i loro studenti al successo del programma sono finora la Statale di Milano, l’Università degli Studi del Salento (Lecce), Roma Tre a Roma e l’Orientale di Napoli. Per informazioni: https://www.savethechildren.it/partecipa/volontari/volontari-per-educazione

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