mercoledì 31 ottobre 2018
La Procura di Roma, chh procede inseme alla Gendarmeria, ha aperto un fascicolo per omicidio. Si vuole capire se possano appartenere a Emanuela Orlandi o Mirella Gregori
Ossa ritrovate nella Nunziatura vaticana, potrebbero essere di una donna
COMMENTA E CONDIVIDI

Ci vorranno almeno dieci giorni per effettuare gli esami sulle ossa rinvenute nell’edificio che ospitava il custode di Villa Giorgina in via Po, a Roma, dal 1959 sede della Nunziatura apostolica in Italia. A scoprire i resti umani, lunedì, quattro operai che stavano rifacendo il pavimento dell’edificio adiacente la struttura principale e che verranno presto ascoltati in procura per spiegare i dettagli del ritrovamento.

Da quanto trapela, invece, gli uomini sarebbero stati già ascoltati dalla gendarmeria vaticana che indaga insieme alla magistratura italiana. Dai primi accertamenti sembrerebbe che le ossa appartengano ad una donna, ma si dovrà aspettare le ulteriori indagini della scientifica per saperne di più. Anche se non c’è certezza che la matrice delle ossa sia intatta e, dunque, che si possa estrarre il Dna.

La procura di Roma intanto ha aperto un fascicolo per omicidio, concentrandosi su una serie di comparazioni soprattutto sul cranio e sui denti per svelare a chi appartengano quei resti. Gli inquirenti vogliono inoltre capire, anche se per ora nulla fa pensare ad un collegamento, se possano essere di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, le due adolescenti scomparse 35 anni fa a poche settimane l’una dall’altra.

Un’incognita che ha riacceso sia la sofferenza che le aspettative delle rispettive famiglie, tanto che sia il fratello di Emanuela Orlandi che la sorella di Mirella Gregori si sono recati ieri in procura per parlare con i pm. «Chiederemo alla procura di Roma e alla Santa Sede in che modalità sono state trovate le ossa – spiega Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi che ha accompagnato ieri Pietro Orlandi a Piazzale Clodio – e come mai il loro ritrovamento è stato messo in relazione con la scomparsa di Emanuela o Mirella». Cauta anche Maria Antonietta, sorella di Mirella Gregori, che dice solo di sperare «che quelle ossa siano di Mirella per mettere la parola fine alla vicenda».

Leggi anche: Ossa ritrovate in un edificio del Vaticano, accertamenti sul Dna

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: