martedì 19 aprile 2022
Pubblicata la classifica del Centro nazionale trapianti sui comuni più virtuosi nella raccolta delle dichiarazioni di volontà.
Consenso alla donazione di organi: il primato a Trento e Geraci Siculo

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È Trento la città più generosa in tema di donazione degli organi, mentre il comune italiano con il miglior risultato in assoluto è un paesino del palermitano, Geraci Siculo, che in un anno ha letteralmente scalato la classifica grazie a una storia di donazione che ha coinvolto la comunità locale. I primati sono stati certificati dall’ultima edizione del rapporto “l’Indice del Dono” realizzato dal Centro nazionale trapianti che ha raccolto le dichiarazioni di volontà avvenute nelle anagrafi dei 6.845 Comuni italiani in cui il servizio è attivo. L'Indice, diffuso in occasione della 25ma Giornata nazionale della donazione degli organi, che si terrà il prossimo 24 aprile, è espresso in centesimi ed è elaborato tenendo conto della percentuale dei consensi, delle astensioni e del numero dei documenti emessi.

Tra i comuni con più di 100mila abitanti, Trento ha ottenuto l'indice più alto con un punteggio di 70,26/100. Nell'ultimo anno, infatti, sono stati 7.199 le trentine e i trentini maggiorenni che hanno registrato il loro sì, l'80,3%, mentre l'astensione si è fermata al 36,7%. Al secondo posto, compare Verona (indice 69,11/100) che ha un tasso di consenso più elevato (85,7%) ma anche una percentuale di astensioni maggiore (il 50,1%). A completare il podio Livorno, seguono Ferrara, Cagliari e Sassari. Tra i piccoli comuni, invece, è stato Geraci Siculo a conquistare il primo posto con un punteggio di 91,84 su 100, il più alto d'Italia, davanti a un altro piccolo comune meridionale, Longano, in provincia di Isernia, e a Cardedu, nel nuorese.

Dietro il primato di Geraci c'è la vicenda della piccola Marta Minutella, geracese di 11 anni scomparsa nel marzo 2021 a causa di una leucemia fulminante. I genitori della bambina avevano chiesto di donare gli organi della figlia, ma il prelievo non è stato possibile per via della patologia che ne aveva causato la morte. I signori Minutella hanno voluto firmare simbolicamente il consenso al prelievo, creando tra i concittadini un forte desiderio di emulazione. Se nel 2020, a Geraci, gli oppositori alla donazione erano il 58%, dopo la morte di Marta i contrari sono crollati al 4,6%. Tra i comuni di medie e grandi dimensioni eccelle Nuoro con un indice di 74,21/100 e un tasso di consenso del 84,1%, seguono Belluno, Como, Cerveteri. Tra i comuni medio-piccoli, invece, vince per il secondo anno di fila Primiero San Martino di Castrozza, in provincia di Trento, con un indice di 84,42 e un tasso di consenso dell'88,9% a cui seguono Guardiagrele (CH), Livigno (BZ), Vernio (PO).

A livello nazionale, il 2021 è stato un anno davvero positivo per le dichiarazioni di volontà alla donazione: i consensi sono saliti al 68,9%, ben tre punti in più rispetto allo scorso anno, con un indice del dono medio di 59,23/100. Tuttavia c’è ancora molto da fare, in questo momento sono circa 8.500 le persone in lista d'attesa: nel 2021 sono stati effettuati 3.778 trapianti grazie a 1.725 donatori di organi. Per questo motivo, per la 25ma Giornata nazionale della donazione di organi e tessuti, è stata lanciata la campagna "Donare è una scelta naturale" con la quale si ricorda ai cittadini che è possibile dare il proprio consenso anche online, attraverso l'Aido: l'Associazione italiana donatori organi.

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