lunedì 23 giugno 2014
Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, hanno consentito di ricostruire il nuovo organigramma dello storico mandamento mafioso di Resuttana e San Lorenzo alla periferia occidentale della città.
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Vasta operazione antimafia denominata Apocalisse a Palermo: Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza hanno eseguito 95 provvedimenti restrittivi nei confronti di 'uomini d'onore' dei mandamenti mafiosi di Resuttana e San Lorenzo, accusati di associazione mafiosa, estorsione e altri reati. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, hanno consentito di ricostruire il nuovo organigramma dello storico mandamento mafioso alla periferia occidentale della città.

Gli investigatori hanno individuato capi e gregari, accertando numerose estorsioni praticate in modo capillare e soffocante da cosa nostra ai danni di imprese edili e attività commerciali del territorio e riscontrando un diffuso condizionamento illecito dell'economia locale. Nel corso dell'operazione sono stati inoltre sequestrati complessi aziendali per svariati milioni di euro.

A capo del mandamento di Tommaso Natale e Resuttana, secondo le indagini, ci sarebbero stati Girolamo Biondino, fratello di Salvatore, l'autista di Totò Riina. Era da poco stato scarcerato e apparentemente faceva il pensionato. Girava in autobus e non si faceva vedere in giro con altri uomini d'onore. Secondo gli investigatori sarebbe stato lui a tenere le fila e imporre il pizzo a tappeto nel mandamento.

Il titolare di una ditta di traslochi, secondo gli investigatori, sarebbe il capo della cosca dell'Arenella. L'uomo, attraverso la sua pagina sui social, faceva rivendicazioni contro il sovraffollamento delle carceri e chiedeva l'amnistia.

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