giovedì 3 luglio 2014
La vittima era stato uno dei protagonisti di una maxitruffa. Prima di morire è riuscito a rispondere al fuoco ferendo un aggressore, ex militante di CasaPound poi cacciato dall'organizzazione, fermato nel pomeriggio dalla Dia.
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È un uomo di 41 anni già noto alle forze dell'ordine la vittima uccisa a colpi di pistola in un appartamento di via Gandolfi a Roma. La vittima, colpita al petto, è riuscita a reagire e a sua volta ha ferito un aggressore, che è stato trovato poco distante dal luogo del delitto e trasportato al policlinico Gemelli in codice rosso. Gli inquirenti hanno poi riferito che l'uomo ucciso, Silvio Fanella, era stato condannato a 9 anni di reclusione nel processo per la maxitruffa di Fastweb-Telecom Italia Sparkle. Il killer ferito è Giovanni Battista Ceniti ex militante di CasaPound fino a qualche anno fa, attivo in Piemonte, prima di essere espulso "per condotta non adatta al movimento", come ha precisato il presidente di CasaPound, Gianluca Iannone. "L'abbiamo cacciato più di 3 anni fa - ha spiegato - e il suo gruppo venne sciolto, ma non era un dirigente, solo responsabile di una zona in provincia di Verbano-Cusio-Ossola". Alcuni testimoni hanno visto fuggire dopo la sparatoria due persone a bordo di un'auto. Posti di blocco sono immediatamente stati organizzati in tutta l'area anche con l'ausilio di un elicottero per individuare i responsabili in fuga. L'auto utilizzata dal commando è stata poi trovata in via Premuda, nella zona di via Trionfale. Si tratta di una Croma di colore grigio e risulterebbe rubata. Nel pomeriggio la direzione distrettuale antimafia della Procura di Roma ha disposto il fermo di Ceniti, 29 anni originario di Genova, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. L'uomo, ricoverato presso il Policlinico Gemelli, è sospettato di essere uno dei killer di Silvio Fanella.
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