mercoledì 27 aprile 2011
In Italia, "le donne trovano difficoltà nel combinare la maternità e lavoro retribuito", e spesso "devono scegliere tra lavorare e avere figli". Risultato: "pochi bambini e un basso tasso di occupazione femminile, al 48% contro una media Ocse del 59%".Lo scrive l'Ocse, nella nota dedicata al nostro Paese del primo rapporto su famiglie e politiche familiari.
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In Italia, "le donne trovano difficoltà nel combinare la maternità e lavoro retribuito", e spesso "devono scegliere tra lavorare e avere figli". Risultato: "pochi bambini e un basso tasso di occupazione femminile, al 48% contro una media Ocse del 59%".Lo scrive l'Ocse, nella nota dedicata al nostro Paese del primo rapporto su famiglie e politiche familiari."Dato che vorrebbero prima acquisire una posizione solida nel mondo del lavoro, le generazioni più giovani postpongono la nascita dei bambini - spiega lo studio - cosa che aumenta la possibilità di non aver figli del tutto". Di conseguenza, cala il tasso di fertilità e aumenta il numero di donne senza figli, che sono per esempio il 24% tra quelle nate nel 1965, contro il 10% appena della vicina Francia. A complicare la situazione, nota ancora l'Ocse, c'è la limitata flessibilità nell'orario di lavoro per i genitori."Meno del 50% delle aziende con 10 o più dipendenti offrono opzioni a tempo flessibile - afferma il rapporto - e il 60% dei lavoratori non ha controllo sui propri orari di lavoro". Mantenere una lavoro a tempo pieno diventa così "difficile", anche per "il limitato accesso a servizi di cura esterni alle scuole". L'alternativa diventa quindi il lavoro part time, che in Italia è scelto dal 31% delle donne occupate, e dal 7% degli uomini.
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